Manifestazione No Green Pass Roma: 12 arresti tra cui Giuliano Castellino

12 gli arresti dopo la manifestazione contro l’obbligatorietà del Green Pass e dopo l’occupazione della sede Cgil. Devastato il piano terra

Sono state ore di terrore e violenza quelle vissute dalla Capitale nella giornata di ieri, sabato 9 ottobre, quando la città è stata turbata dalla manifestazione No Green Pass, culminata nell’assalto alla sede nazionale della Cgil. I manifestanti sono entrati nei locali, sfondando la porta con aste e bastoni. Nel corso della notte le autorità hanno arrestato 12 persone coinvolte nella manifestazione contro l’obbligatorietà del Green Pass. Fra loro i vertici di Forza Nuova Giuliano Castellino e Roberto Fiore. Intanto il deputato del Partito Democratico Emanuele Fiano annuncia: “Domani presenteremo una mozione urgente alla Camera per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova e degli altri movimenti dichiaratamente fascisti”.

Castellino e Fiore in arresto

Nella notte le autorità avevano fermato quattro persone che avevano partecipato al corteo No green pass tra cui il leader di Forza Nuova Giuliano Castellino. Roberto Fiore e Giuliano Castellino, rispettivamente responsabile nazionale di Forza nuova e capo romano del movimento, sono “tra le persone arrestate nel corso della notte in relazione agli scontri avvenuti ieri a Roma. Insieme alla ministra Luciana Lamorgese auspico che tutte le forze politiche esprimano ferma e incondizionata condanna contro inammissibili manifestazioni violente che nulla hanno a che fare con la legittima espressione del dissenso”. E’ ciò che scrive sui social network il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia. 

Divieto di partecipare a manifestazioni per Castellino

Tra l’altro il leader di Forza Nuova non potrebbe partecipare a manifestazioni poiché è sottoposto a sorveglianza speciale. Infatti nel mese di ottobre 2020 Castellino si era reso protagonista non solo della “reiterata violazione delle norme anti-Covid. M anche di condotte di pubblica istigazione alla contravvenzione delle stesse”. Eppure è nelle piazze per sostenere la manifestazione No Green Pass. Secondo il tribunale di Roma, Castellino è “un soggetto pericoloso in relazione ai reati che mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica. Organizza forme di protesta destinate a sfociare in scontri con le Forze dell’Ordine. In quanto, non solo attuate mediante iniziative non autorizzate, ma deliberatamente tese ad elevare il livello di conflittualità sociale con modalità che includono il programmato scontro fisico con gli appartenenti alle Forze dell’ordine”.

La solidarietà alla Cgil

Nel frattempo sono già molte, circa un migliaio, le persone arrivate davanti alla Cgil a Roma per il presidio democratico, prima dell’assemblea generale, in risposta all’attacco avvenuto ieri contro la sede del sindacato durante la manifestazione del corteo no green pass. Alle 10:30 è prevista l’assemblea generale della Confederazione con il segretario generale Maurizio Landini. Attesi anche il segretario del Pd Enrico Letta, il presidente di Iv Ettore Rosato e la vice Teresa Bellanova.

I danni

I manifestanti tengono in mano le bandiere rosse della Cgil unite al tricolore italiano. Si sono altresì distribuiti davanti alla sede e sul tratto di corso Italia chiuso al traffico dalle forze dell’ordine. L’edificio presenta danni visibili dell’attacco dovuto alla manifestazione del corteo no green pass già dall’esterno, una finestra rotta e una tapparella divelta. Anche all’interno i segni del danneggiamento sono evidenti, con computer e stampanti rotti, librerie rovesciate, quadri danneggiati, vetri a terra.

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