Manutenzione del verde e decoro urbano: la nota stampa di Artena Cambia
La nota stampa di Silvia Carocci, Marco Imperioli Diamante e Sofia Fiorellini
Manutenzione del verde e decoro urbano: la nota stampa di Artena Cambia. Il gruppo consigliare di opposizione Artena Cambia, con una nota replica alle dichiarazioni odierne dell’assessore ai Lavori Pubblici Domenico Pecorari.
«Siamo felici di vedere che le attività di manutenzione siano riprese dopo il blocco forzato dal virus. Ma qui non parliamo solamente di manutenzione ordinaria. Parliamo di rendere accessibili i luoghi che il Governo ci consente di frequentare dopo due mesi trascorsi dentro le nostre case».
«Non tutti i nostri concittadini hanno la fortuna di avere una villa con giardino. Ecco perché speravamo che il più grande polmone verde della nostra città venisse sistemato in tempo per il 4 maggio. Per permettere così agli artenesi di fare passeggiate in mezzo al verde. Soprattutto perché il Governo non permette la riapertura dei parchi pubblici con i giochi per i bambini e per questo era fondamentale ripensare la riapertura della Villa Borghese di Artena».
La nota stampa di Silvia Carocci, Marco Imperioli Diamante e Sofia Fiorellini
«Portare avanti la manutenzione ordinaria è attività normale. Anzi, ci stupisce che l’assessore non abbia disposto questi lavori nei due mesi in cui c’è stato il lockdown, considerando che tanti Comuni così hanno agito e magari per il 4 maggio avevano strade pulite e parchi aperti».
«Sul fatto che si sia fatto ricorso agli operai comunali non è certo un miracolo. Ma una cosa dovuta considerando che proprio negli ultimi mesi la squadra manutenzione è stata potenziata con ben tre operai. Ecco perché ci rammarica la risposta piccata che l’assessore ed il Sindaco hanno riservato alla nostra sollecitazione, nonostante lo spirito collaborativo che abbiamo mostrato in questi mesi. È ovvio che le cautele sono ancora necessarie ma dato che i cittadini hanno mostrato serietà, è giusto che l’amministrazione li metta in condizione di recuperare gradualmente l’uso di spazi pubblici».