"E' stata davvero la sconfitta dell'arroganza. Renzi, premier ineletto da nessuno e sostenuto da un Parlamento eletto con legge incostituzionale, ha tentato un colpo di mano con una riforma costituzionale imposta a colpi di maggioranza, in palese spregio della logica dell'art. 138 della Costituzione, che vorrebbe la più ampia condivisione possibile tra tutte le forze politiche trattandosi della Carta di noi tutti.
Il premier non eletto da nessuno si è spinto sino al punto di proporre una riforma che stravolgeva 47 articoli della Costituzione, che non riduceva i costi della politica come proposto dai nostri parlamentari, che non eliminava il Senato che sarebbe stato ridotto ad un dopolavoro con porte girevoli di consiglieri regionali e sindaci (proprio come le Città metropolitane alias Province)". Lo scrive su Facebook il presidente dell'Assemblea capitolina, Marcello De Vito (M5S).
"Una riforma che avrebbe legittimato il Governo a dettare l'agenda della Camera, a fare e disfare; che avrebbe consentito al Parlamento di espropriare la potestà legislativa regionale, altro che ridistribuzione; che avrebbe ostacolato la partecipazione popolare (tanto cosa importava al premier ineletto della partecipazione dei cittadini?) triplicando il numero delle firme necessarie per presentare le leggi- prosegue De Vito- La campagna elettorale è stata inqualificabile.
Lo è stata partendo proprio dalla formulazione del quesito, che stravolgeva e millantava i punti di base della riforma e che invece ometteva il concetto di totale eliminazione dei principi della Repubblica parlamentare, che sarebbe stata di fatto svuotata di ogni contenuto per l'aumento dei poteri dell'esecutivo".
"Una campagna condotta con tv, giornali, opuscoli mandati in ogni dove, nel Paese e nel Mondo: davvero, davvero inqualificabile. Campagna condotta diffondendo il terrore sulla stabilità dell'economia, delle imprese, del Paese ed altre ritorsioni.
Ovviamente l'ineletto non ci ha fatto mancare neppure le solite ''mancette'' finali, film ormai ben noto… Gli italiani sono stati costretti a vedere di tutto- continua il presidente dell'Aula- E nonostante tutto hanno detto no. Siamo stati straordinari, gli italiani hanno dimostrato che, pur nella difficoltà, non si accontentano più di briciole e mancette.
Come sempre il nostro popolo da il meglio di sé nei momenti di difesa". "Ora guardiamo con attenzione all'operato del presidente Mattarella. Non vogliamo più vedere governicchi, governetti ed ineletti vari. Basta- conclude De Vito- Abbiamo un potenziale straordinario di intelligenze, cultura, arte, valori morali e sociali. Vogliamo metterlo in campo e sfruttarlo appieno. Vogliamo che i cittadini possano scegliersi il loro Governo. Esattamente come hanno fatto ieri. Straordinari italiani".
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