L’estate 2024 si preannuncia ancora una volta come un periodo di spese elevate per chi sceglie di trascorrere le vacanze al mare. Nonostante un avvio della stagione balneare ritardato in molte località a causa del tempo incerto, la maggior parte degli stabilimenti ha finalmente aperto i battenti. Con l’apertura dei lidi, l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, in collaborazione con la Fondazione Isscon, ha concluso il consueto monitoraggio dei costi dei servizi balneari, evidenziando un aumento medio del 5,2% rispetto al 2023.
Le famiglie dovranno fare i conti con diversi aumenti. Il costo del lettino è cresciuto dell’8%, mentre quello della sdraio, tornata di moda tra gli italiani, è aumentato del 7%. Il rincaro più significativo riguarda però il noleggio di attrezzature sportive come pedalò, sup e canoe, con un incremento del 10%. In controtendenza, il costo degli abbonamenti stagionali è diminuito del 2%, riflettendo una minore preferenza da parte dei consumatori.
La stretta economica e l’aumento generalizzato dei costi dei trasporti stanno spingendo i consumatori verso soluzioni più economiche. Molti stabilimenti offrono formule happy hour o mezza giornata, che permettono di usufruire del servizio spiaggia dopo le 14 o solo la mattina, con costi ridotti fino alla metà rispetto all’intera giornata.
Nuove strategie e app consentono di risparmiare, permettendo di mettere a disposizione di altre persone le attrezzature non utilizzate a prezzo scontato. Tra le novità di quest’anno ci sono anche i pacchetti “all inclusive”, che combinano diversi servizi: spiaggia, pranzo, aperitivo e noleggio di canoe o sup, con prezzi variabili tra i 35 e i 50 euro in base al menu, alla fila dell’ombrellone e al giorno della settimana.
Gli stabilimenti balneari non mancano di offrire nuovi servizi dedicati al benessere e alla cura di sé, con corsi di yoga/pilates, massaggi e accesso a vasche idromassaggio. Anche questi servizi hanno visto un aumento dei costi: l’accesso alla dog area è cresciuto del 14% e i massaggi dell’11%.
Il monitoraggio dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori mette in luce una tendenza al rialzo dei costi balneari. Grazie comunque a formule flessibili e nuove strategie di risparmio, è possibile trovare soluzioni che permettano di godere della spiaggia senza gravare eccessivamente sul bilancio familiare.
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