Mare del Lazio a rischio, Goletta Verde: oltre il 60% è inquinato, le aree più critiche
Le aree maggiormente inquinate nelle province di Viterbo, Latina e Roma
L’allarme lo ha lanciato l’Associazione ambientalista Legambiente, che ha resi noti i dati finali del monitoraggio del mare laziale condotto da Goletta Verde. Presenti alla conferenza stampa erano Laura Brambilla, portavoce di Goletta Verde, Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, Alessandro Mei, direttore del Porto turistico di Roma, e Silvestro Girgenti, Capitano di Vascello della Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino. I dati emersi non lasciano spazio a dubbi: oltre il 60% dei campioni prelevati lungo la costa del Lazio risulta inquinato o fortemente inquinato.
Dettagli del monitoraggio
Tra il 24 giugno e il 6 luglio, i volontari di Legambiente hanno prelevato campioni in 24 punti lungo le coste laziali: 15 foci di fiumi o canali, 8 punti a mare e 1 punto in un canale che sfocia in un fiume vicino alla riva. Di questi, ben 10 punti sono risultati fortemente inquinati (9 foci e 1 punto a mare), 5 inquinati (2 foci e 3 punti a mare), e 9 nei limiti di legge.
Aree maggiormente inquinate
In provincia di Viterbo, la foce del fiume Marta a Tarquinia è risultata fortemente inquinata, mentre quella del fiume Fiora è entro i limiti.
In provincia di Latina, sono stati classificati come fortemente inquinati: la foce Verde (ponte Mascarello), lo sbocco del depuratore privato in Canale Sant’Anastasia a Fondi, e la foce del rio Santa Croce a Gianola a Formia. Risultano inquinati i campioni prelevati a mare di fronte alla foce Fosso in via Gibraleon a San Felice Circeo, la foce del fiume Portatore a Porto Badino a Terracina, la spiaggia in via Pilestra a Sperlonga, e il mare di fronte alla foce del rio Recillo a Marina di Minturno.
In provincia di Roma, i punti fortemente inquinati includono la foce del canale in via Aurelia a Santa Marinella, la foce del rio Vaccina a Ladispoli, il canale Crocetta a Torvajanica, la foce del rio Torto e del Fosso Grande a Marina di Ardea, e il mare di fronte alla foce del canale Loricina a Nettuno. La foce del fiume Arrone a Fregene è risultata inquinata.
Acque della Provincia di Roma entro i limiti
Entro i limiti invece il mare di fronte alla foce del Fosso Zambra a Marina di Cerveteri, la foce del Canale dei Pescatori a Ostia, e la spiaggia presso la foce del Fosso Cavallo Morto ad Anzio.
Importanza di una risposta immediata
Laura Brambilla ha dichiarato: “Le foci dei fiumi si riconfermano punti critici, e campanelli d’allarme sugli scarichi illegali e l’efficienza dei depuratori nel nostro Paese. Le istituzioni devono investire nell’efficientamento del sistema di depurazione per la salute dei cittadini e per non incorrere in nuove sanzioni dalla Comunità Europea.”
L’Italia, infatti, ha già affrontato sanzioni pecuniarie per la mancata conformità alla Direttiva Acque Reflue, e se non si interviene, il costo per i cittadini continuerà a crescere.
Roberto Scacchi ha sottolineato le criticità lungo la costa del Lazio, invitando amministratori, gestori del servizio idrico, consorzi di bonifica e operatori del mare a prestare maggiore attenzione alla qualità delle acque. Ha ribadito che scarsa depurazione e abusivismo fognario sono le cause principali dei problemi riscontrati.
Un mare da proteggere
Il monitoraggio di Goletta Verde include anche “osservati speciali”, punti storicamente critici, come il mare di fronte alla foce Fosso via Gibraleon a San Felice Circeo. I prelievi effettuati nei mesi di aprile e maggio hanno confermato le criticità rilevate a giugno, evidenziando problemi cronici.
Goletta Verde, giunta alla 38esima edizione, continua a porre l’attenzione su tematiche cruciali come la depurazione, la lotta alla crisi climatica, la salvaguardia della biodiversità e la lotta alle illegalità. L’eolico off-shore è uno degli argomenti trattati, sottolineando l’importanza delle energie rinnovabili per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione entro il 2030.
Il mare del Lazio ha un potenziale straordinario che va valorizzato e protetto. Solo attraverso un impegno costante per migliorare la qualità delle acque si potrà generare una green economy e valorizzare la bellezza della regione. È fondamentale che tutti, dai cittadini alle istituzioni, si impegnino per preservare e migliorare la salute del nostro mare.
Foto copertina: Fonte Depositphotos