Marino, No al cemento sul Divino Amore
La regione Lazio deve fermare il progetto “EcoVillage” sul Divino Amore
Ieri, 15 luglio 2014, si è tenuta una conferenza stampa presso la sede di Roma di Italia Nostra, per illustrare le motivazioni dell’adesione, da parte di Italia Nostra nazionale, all’ultimo ricorso presentato dai cittadini di A.D.A.(Argine Divino Amore) e Stop Cemento, contro l’enorme speculazione edilizia nella zona del “Divino Amore”, un'area di circa quattrocento ettari di terreno situata lungo via del Divino Amore e ricadenti nel comune di Marino, in provincia di Roma.
Insieme ai rappresentanti dei due comitati sono intervenute le sezioni di Italia Nostra di Roma e dei Castelli Romani, che hanno illustrato con numerose e approfondite documentazioni l’insostenibilità del progetto di lottizzazione, noto come progetto "EcoVillage":sono infatti previsti 1.350.000 metri cubi per ben nuovi 12.500 abitanti in una delle ultime aree di agro romano presenti ai Castelli Romani.
Le procedure seguite per varare questa enorme colata di cemento, non prevista dal Piano regolatore del Comune ma proposta dai privati, sembra non aver seguìto l’iter usuale: il Consiglio comunale infatti ha approvato un ”Programma integrato” con il ricorso alla procedura d’ urgenza di un “Accordo di Programma” non giustificabile e senza neanche aver convocato la Conferenza dei Servizi. Non sono state applicate né la Valutazione Ambientale Strategica( VAS ) né la Valutazione Impatto Ambientale (VIA) e pertanto non sono state fatte approfondite analisi su quanto ingente sarà il danno sul territorio e sulla vita dei cittadini di Marino e dei Comuni vicini per la mobilità, per la scomparsa delle tutele paesaggistiche ed in particolare per le attuali già gravi carenze idriche.
Alla fine della conferenza si sono programmate iniziative da tenersi presso la Regione Lazio, colpevole di aver avvallato questo intervento senza fermarlo come avrebbe e potrebbe ancora fare.