“Non c’è sicurezza senza concretezza”, il 12 novembre prossimo, per 24 ore, gli agenti e ufficiali della Polizia locale di Roma Capitale scenderanno in sciopero per segnare la vicinanza a Daniele Virgili e ai colleghi coinvolti nei tragici fatti di mercoledì scorso, ma soprattutto per accendere un faro sulle drammatiche condizioni in cui versa il Corpo di vigili più grande del Paese.
Un Corpo tanto grande in apparenza, quanto ridotto rispetto alle necessità. A partire appunto dalla concretezza dei numeri: 6.000 operatori effettivi, ma con un meno 2.500 rispetto all’organico previsto e in gravissimo deficit di tutele e riconoscimento.
“Non un uno sciopero ‘contro’, ma uno sciopero ‘per’, una richiesta di attenzione forte sulle richieste di chi è chiamato a gestire legalità, viabilità, convivenza e integrazione fianco a fianco con le altre forze di polizia, ma lontani anni luce nei diritti e nelle prerogative.
Il principio dev’essere chiaro: tutti i corpi in divisa devono essere equiparati e avere lo stesso trattamento in termini previdenziali, assistenziali, infortunistici ed economici”, scandiscono Giancarlo Cenciarelli, Giancarlo Cosentino e Sandro Bernardini, segretari generali di Fp Cgil Roma Lazio, Cisl Fp Roma Capitale Rieti e Uil Fpl Roma Lazio.
“Per questo vogliamo portare in piazza la realtà dei fatti e sensibilizzare governo e amministrazione locale sulla necessità indifferibile di una riforma della Polizia locale che aspettiamo da quarant’anni. E mettere finalmente gli operatori di Polizia Locale nelle condizioni di lavorare al meglio a vantaggio dei cittadini, dei pendolari, dei turisti e dell’intera comunità capitolina”.
“A tutte le istituzioni chiediamo impegni seri”, proseguono i segretari di categoria di Cgil Cisl e Uil. “A partire dalle assunzioni indispensabili per colmare uno spaventoso sotto organico che, nonostante la buona volontà e i bandi di concorso, è ancora incompatibile con le crescenti esigenze di servizio. Tanto più di fronte a un evento di scala mondiale come il Giubileo 2025 che si prevede porterà a Roma oltre 30 milioni di visitatori e pellegrini.
E’ inaccettabile che a crescere non siano affatto le forze in campo, ma i doppi turni e le richieste di straordinario. Con un conseguente aumento dei rischi per gli agenti, come testimoniano i tanti sconvolgenti episodi degli ultimi mesi e ancor più i numeri degli infortuni e delle aggressioni certificati dall’Inail”.
“Serve un netto cambio di passo sulla sicurezza sul lavoro”, rimarcano Cenciarelli, Cosentino e Bernardini. “Nuove immissioni di personale, oltre il normale turnover, formazione continua, aggiornamento professionale, protocolli operativi con indicazioni precise sull’operato in situazioni di grande esposizione, nuovi dispositivi di protezione individuale, mezzi più adeguati allo svolgimento di particolari servizi come la rilevazione di incidenti stradali”.
“Ecco perché le lavoratrici e i lavoratori della Polizia locale di Roma Capitale incroceranno le braccia martedì prossimo e si riuniranno in Campidoglio, dalle 11 alle 14, con Cgil Cisl e Uil per un presidio di protesta e sollecitazione”, concludono i segretari, “Tutti insieme per chiedere riforma, assunzioni, sicurezza sul lavoro. Vale a dire concretezza, concretezza e ancora concretezza per gli operatori e per i cittadini”.
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