Massimo Carminati torna libero. Lascerà infatti in giornata, 16 giugno, il carcere di Oristano, per via della scadenza dei termini di custodia cautelare. L’istanza di scarcerazione è stata presentata dagli avvocati Cesare Placanica e Francesco Tagliaferri. La richiesta è stata accolta e così Carminati sarà fuori dalle sbarre. Dopo 5 ani e sette mesi di reclusione. Per gli avvocati è una vittoria perché è stato “Tutelato un principio di civiltà“.
L’ex terrorista detto “er cecato” per via del suo importante difetto di vista, nacque a Milano il 31 maggio del 1958. In gioventù si avvicinò agli ambienti dell‘estrema destra italiana fino ad abbracciare le ideologie neofasciste. Si legò poi alla Banda della Magliana. Il gruppo criminale romano fu attivo dal 1977 al 1993. Intrattenne relazioni criminali con i NAR, NCO, Cosa Nostra, Camorra e ‘Ndrangheta. Le attività della Banda andavano dal traffico di droga, sequestri di persona, rapine, traffico di armi, corruzione e omicidi. Fino al controllo del gioco d’azzardo e alle scommesse ippiche. Diverse anche le vicende mai chiarite nei rapporti con istituzioni e figure politiche.
Gli altri componenti furono Franco Giuseppucci, noto come “Er Fornaretto” e poi “Er negro”, Enrico De Pedis il boss dell’organizzazione, Maurizio Abbatino collaboratore di giustizia. Quest’ultimo raccontò molti dettagli e fu fondamentale nella ricostruzione dei fatti criminali che sconvolsero quegli anni.
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