C'è chi ha preferito Jennifer Lopez e Richard Gere. Due giganti del cinema amricano in quanto a popolarità. Un vecchio film, leggero, divertente. Senza pretese. Pur sapendo del duello televisivo tra Matteo Salvini e Matteo Renzi. Si trattava in ogni caso, come scrive Linkiesta, di un dibattito tra il leader di un nuovo piccolo partito e un ex ministro alla guida di un partito del 30% appena rimandato all’opposizione prima di tutto dalla sua tracotanza e dalla sua avventatezza.
Due figure in cerca di consenso con l'ambizione di riacciuffare il treno in corsa. Ma si sa, il treno passa una volta sola. Sta di fatto che è stato tutto concentrato su Matteo e Matteo. Io sono stato bravo, io sono diverso, io non sono come te. Tu non hai fatto, ti sei contraddetto, sei questo, sei quello. Bon ton, frecciate, rivendicazioni, un po’ di tensioni. E le solite dichiarazioni a margine.
"Il duello con Salvini? E' stato un dibattito civile". Così Matteo Renzi dopo il faccia a faccia a Porta a porta. "Quota 100? 20 miliardi non li vale. Per trovare cifre molto più basse noi dovevamo fare molta fatica". Poi il leader di Italia Viva sbaglia la macchina e scherza: "Stavo rubando la macchina a Salvini
"Con Renzi è stato un duello civile, sono molto soddisfatto. Chi ha vinto? Decidete voi, io sono di parte". Così invece Matteo Salvini. "Il prossimo dibattito lo faccio con 'Giuseppi' all'ora che vuoi, dove vuoi e sul canale che vuole".
Non vediamo l'ora.
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