Sono stati rinviati a giudizio i due fratelli commercialisti e un ex impiegato di Equitalia, accusati di aver orchestrato una truffa milionaria a Terracina, scoperta dopo approfondite indagini della Guardia di Finanza. Come avevamo riportato a suo tempo, ai protagonisti della vicenda era giunta una notifica di conclusione delle indagini. Gli inquirenti avrebbero riscontrato una sottrazione all'Erario di circa 2 milioni di euro tra il 2010 e il 2014.
Il meccanismo della frode consisteva nel non versare l'Iva e i contributi Inps nelle casse dello Stato, "dirottandoli" nei conti correnti dei commercialisti, i quali riferivano ai clienti che si erano verificati degli errori da parte degli uffici pubblici. Si erano registrati, così, casi di ignari contribuenti ai quali Equitalia ha ipotecato i loro beni beni per il mancato versamento di imposte e contributi. Nella trappola sono finiti circa 50 tra persone, ditte e srl.
Nella giornata di ieri si è svolta l'udienza preliminare, nella quale si è stabilito il rinvio a giudizio per i due commercialisti e l'ex dipendente di Equitalia, con l'accusa di truffa e appropriazione indebita. I tre dovranno comparire in aula nel maggio 2016.
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