La storia del Mediterraneo è unica e, se potesse parlare, il nostro mare racconterebbe le infinite vicende che lo hanno visto protagonista nel corso dei millenni. Relazioni tra i popoli che traevano sostentamento dalla pesca e dal commercio, battaglie e guerre che hanno imporporato le sue acque, collegamenti ed esplorazioni che avrebbero cambiato il modo di esistere e di vivere dell'uomo.
Il Mediterraneo è questo e molto, molto di più.
Un tempo, non così lontano, il nostro mare era ricco di vita, pieno di colori e di sussulti vitali che, dalle profondità alla superficie, avevano riempito la mente e il cuore dei primi navigatori ed esploratori alla ricerca di nuove terre, di nuove civiltà.
Tante le leggende che raccontano di mostri marini, di isole fantastiche, di onde insormontabili.
Thalassa, il luogo dove tutto avviene. L'antico nome che i Greci diedero al mare racchiude lo spirito stesso del pensiero dell'epoca e descrive magnificamente la realtà che, oggi, appare dimenticata… persa.
Ecco, allora, Mediterranea. Un progetto nautico e culturale, scientifico e di relazione tra i popoli.
Mediterranea è una splendida imbarcazione a vela di vetroresina. E' lunga 17 metri ed è stata costruita dal cantiere francese CNSO France da un progetto di M. Bigon.
Il “ketch” navigherà per 5 anni a vela per tutto il Mediterraneo e il Mar Nero fino ad arrivare al Mar Rosso settentrionale. La passione e l'amore per il Mediterraneo di persone speciali come Daniela, Francesca, Giuliana, Manuela, Marinella, Antimo, Enrico, Marco e Simone, assieme a decine di altri aiutanti e sostenitori, hanno reso possibile quello che oggi è già una realtà.
Innumerevoli le località che Mediterranea toccherà nei prossimi anni. La rotta? “E' sempre e soltanto un'ipotesi di viaggio, le tappe orientative” si legge nel comunicato ufficiale, “perché chi decide è il mare”.
La riscoperta del nostro mare che Mediterranea si prefigge ha anche degli obiettivi ben chiari. “Mediterranea percorrerà 20.000 miglia, mi dice Francesca, una delle partecipanti al progetto. Sarà un modo, prosegue, per connettersi alla gente e ai luoghi, ai sapori e alle culture ricche di storia e di storie del Mediterraneo”.
C'è poi il lato scientifico e ambientale che è di primaria importanza. “Limitare la cementificazione, dice il comunicato, e fornire rilevamenti in tempo reale, così come l'analisi delle coste e della vita nel Mediterraneo sono tra le priorità. Non ultima la cultura che, da sempre, arricchisce le nostre terre e che va riscoperta, riapprezzata”.
Insomma, i mille obiettivi che Mediterranea si è data racconteranno e faranno nuovamente luce su quella parte della nostra storia che, per troppo tempo, è stata accantonata. La passione che anima gli attori del progetto cancella ogni dubbio sul fatto che qualcosa di importante stia per iniziare.
Il marzo prossimo è indicato come il via del grande viaggio ma, nel frattempo, la meravigliosa barca a vela ha già il vento in poppa. Grecia e le Ionie sono le tappe previste per far sgranchire le vele e l'opportunità di far parte della navigazione e del progetto rendono l'impresa veramente unica. E' prevista, infatti, la possibilità di salire a bordo e navigare per periodi divisi in settimane. Ulteriori informazioni per far parte dell'equipaggio si possono avere scrivendo una mail a nomadiavela@gmail.com
Non è necessario saper andare in barca o avere doti specifiche, è invece necessario l'amore e il rispetto per il mare.
E allora, magari, ci si incontrerà a bordo. Intanto, Buon Vento a tutti.
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