Politica

Cori, meno carta in Comune

2229 gli atti inseriti nell’Albo Pretorio online nel 2012, secondo anno di attività di questo strumento di e-government introdotto a gennaio del 2011, che significa il quasi azzeramento della tradizionale pubblicazione cartacea degli atti emanati dal Comune, oggi consultabili da tutti con un semplice collegamento sul sito istituzionale. Il Protocollo informatico, invece, ha certificato la provenienza e la data di acquisizione di 6980 documenti, di cui 5660 in entrata e 1320 in uscita dal Palazzo comunale, sostituendo i vecchi registri cartacei.

A essi si aggiungono la Firma digitale, di cui sono stati dotati tutti i capiarea, che consente di scambiare in rete i documenti con piena validità legale; la Posta Elettronica Certificata a disposizione dei responsabili di ciascuna area e servizio, garantendo un canale virtuale di comunicazione esclusivo e protetto tra la Pubblica Amministrazione e il cittadino, e l’appena introdotta Anagrafe in tempo reale che, una volta entrata a pieno regime, contribuirà anche al processo di dematerializzazione documentale.
Sono queste le innovazioni digitali introdotte nel Comune di Cori fin dalla scorsa legislatura Conti con l’intento di modernizzare la macchina amministrativa, rendendola più efficiente e trasparente, e migliorare la qualità dei servizi erogati, con costi ridotti. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’introduzione della larga banda, l’infrastruttura fondamentale per la diffusione e lo sviluppo dei servizi digitali verso il cittadino.

“Abbiamo intrapreso con successo la strada della riduzione dei flussi cartacei a favore di processi documentali informatizzati e sicuri, che favoriscono l’accesso dei cittadini alla P.A. e alleggeriscono alcune pesantezze burocratiche – spiega l’Ass.re alla Semplificazione Amministrativa Fausto Nuglio – un processo di digitalizzazione portato avanti soprattutto con personale interno al quale è stata garantita la formazione informatica necessaria ad avviare queste nuove procedure. Purtroppo le ultime decisioni in controtendenza della Giunta regionale del Lazio non favoriscono affatto questo processo. Con la cancellazione del progetto Picolab, infatti, nel 2013 non solo il costo dell’ADSL verrà scaricato sulle casse comunali, ma determinerà un depotenziamento del Protocollo informatico in termini di minori garanzie sulla sicurezza informatica, dovendosi d’ora in poi utilizzare una rete extranet di collegamento tra l’Ente locale e quello regionale.”

Redazione

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