Mense scolastiche, Latina tra le dieci città meno care d’Italia
“La mensa scolastica bio, dai nidi fino alle scuole medie, è stata un’azione davvero importante per la salute dei nostri piccoli cittadini”
Cittadinanzattiva è un’organizzazione, fondata nel 1978, che promuove l’attivismo dei cittadini per la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni, il sostegno alle persone in condizioni di debolezza. Cittadinanzattiva ha realizzato un’indagine sulle mense scolastiche d’Italia. Nella classifica nazionale, Latina, città capoluogo della Regione Lazio, è fra le dieci città del Paese che registrano il costo della mensa scolastica più basso.
“Questo risultato è il frutto di un lungo lavoro condotto dal movimento nella passata amministrazione, finalizzato ad ampliare l’offerta delle nostre mense consentendo a tutte le famiglie di usufruire di questo servizio senza distinzione sociale”, commenta il dato la segretaria del Movimento Lbc (Latina Bene Comune), Elettra Ortu La Barbera.
“Per moltissimi anni a Latina nessuno aveva investito sulle mense e sulle scuole anche in funzione del supporto alla genitorialità – continua la segretaria di Lbc – Questi risultati rappresentano invece il risultato di un preciso indirizzo politico che era stato portato avanti e che non va disperso, mirato ad abbattere le disuguaglianze e a sostenere attivamente le famiglie nella redistribuzione del carico di cura”.
Latina prima nel Lazio a ottenere certificazione dal Ministero delle Politiche agricole
Ma il lavoro sulla ristorazione scolastica è stato più ampio e ha puntato anche sulla qualità dei cibi per il corretto sviluppo dei bambini. “Abbiamo avviato un cambio culturale radicale accettando la sfida di introdurre il 70% di alimenti biologici, prodotti a denominazione di origine protetta Dop e a indicazione geografica protetta Igp e di prodotti locali a km 0 nei pasti offerti ai nostri bambini, ottenendo per Latina, prima nel Lazio, la certificazione dal ministero delle Politiche agricole di concerto con il ministero della Pubblica istruzione”, spiega in una nota il Movimento Latina Bene Comune.
“Investimenti per riqualificazione e costruzione nuove mense”
“Un riconoscimento che ha portato a un finanziamento di 80 mila euro che ha a sua volta consentito il rimborso del costo mensa sostenuto dalle famiglie del capoluogo nell’anno scolastico 2021-2022. Tutte le mense sono diventate inoltre ‘plastic free’. A Latina, dove le classi a tempo pieno e dunque le mense scolastiche per volontà della passata amministrazione sono salite fino quasi a 50, sono inoltre previsti gli investimenti più corposi (oltre 1.200.000 euro) per la riqualificazione e la costruzione di nuove mense“, prosegue il comunicato di Latina Bene Comune.
“Cibo sano e corretta alimentazione a tavola”
“Un obiettivo importante che consentirà di portare il tempo pieno in altri istituti scolastici alleviando così il carico di cura delle famiglie. Confidiamo che venga seguita la strada tracciata per garantire cibo sano e una corretta educazione a tavola dei più piccoli per prevenire patologie derivanti dalla cattiva alimentazione. Vigileremo dunque che questi fondi del Pnrr – il Piano nazionale di ripresa e resilienza per rilanciare l’economia dopo la pandemia di Covid 19 – vengano correttamente utilizzati e che seguano le missioni espresse dal piano”.
“Auspichiamo che il nostro esempio sia intrapreso anche da altri comuni della Provincia”
“La mensa scolastica bio, dai nidi fino alle scuole medie, con l’indicazione a seguire le linee guida della dieta mediterranea – afferma la consigliera di Lbc, Loretta Isotton – è stata un’azione davvero importante per la salvaguardia della salute dei nostri piccoli cittadini. Si affianca a un discorso di educazione alla salute, che coinvolge anche le famiglie e il territorio che deve modulare la produzione e convertirla in bio. Sarebbe auspicabile che questo capitolato delle mense bio certificate a spreco zero e km zero fosse intrapreso anche dagli altri Comuni della provincia”, conclude la Isotton.