Mense Viterbo, sindaco replica a Marini
Michelini afferma: “Gara per affidamento gestione mense è quella bandita dall’ammisitrazione Marini”
Riceviamo e pubblichiamo la replica del sindaco di Viterbo Leonardo Michelini alle dichiarazioni del consigliere comunale Giulio Marini sulla sospensiva che il Tar ha disposto nei confronti della ditta vincitrice dell'appalto per la gestione delle mense scolastiche, a seguito del ricorso presentato dalla terza classificata
"La misura è colma. Questo nuovo stile del Marini inquisitore di Palazzo dei Priori non è propriamente il tipo di opposizione con cui auspicavo confrontarmi durante il mio mandato. In particolar modo quando emerge in maniera cristallina la volontà di mescolare e confondere più situazioni diverse, prive di collegamento.
Questa amministrazione e gli uffici comunali agiscono nella più totale trasparenza. Voglio ricordare al consigliere Marini, mio predecessore a Palazzo dei Priori, che la gara per l'affidamento della gestione mense scolastiche è quella bandita dalla sua amministrazione. Ci siamo limitati alla sola riapertura dei termini, in quanto non era stata presentata alcuna offerta, e a portare da 60 a 90 i giorni necessari per la realizzazione del centro cottura. Tutti gli altri requisiti essenziali previsti dal bando in questione sono quelli stabiliti dall'amministrazione Marini.
L'accoglimento della sospensiva che il Tar ha disposto su ricorso dell'azienda EP va inquadrata tra le azioni spesso ricorrenti tra ditte partecipanti a uno stesso appalto. Senza andare troppo lontano, penso alle aziende che hanno partecipato a gare nell'ambito dei vari interventi del progetto Plus, bandite dalla precedente amministrazione, che al momento dell'assegnazione hanno fatto ricorso. In questo caso, ci si trova di fronte una situazione ancora più prevedibile, dal momento che la ricorrente, terza classificata in graduatoria, è la ditta vincitrice dell'appalto oggi scaduto, e attualmente in regime di proroga.
Se poi partendo dalla presentazione di un ricorso si arriva a sostenere teoremi del tutto infondati e comunque al limite di un' azione ingiuriosa e diffamatoria, ciò è veramente preoccupante e dimostra l'assenza di contenuti e di proposte politiche costruttive da parte di qualcuno dell'opposizione. Per l'appunto mettere la riapertura di Schenardi in relazione all'appalto delle mense è totale dissimulazione della realtà. La riapertura dello storico locale Schenardi che questa amministrazione auspica possa avvenire quanto prima dipende dall'interesse economico che tale operazione rappresenta per imprenditori del settore e non certo da interessi di clientelismo politico che purtroppo, a quanto pare, ancora permangono nella 'mente' di qualcuno".