Meteo Lazio, possibili temporali in provincia di Roma
Nella giornata odierna la traiettoria del nucleo instabile dovrebbe penalizzare maggiormente le regioni tirreniche
Nella giornata di ieri l'instabilità si è manifestata in un primo momento più acuta sulle regioni adriatiche ma nella seconda parte del pomeriggio alcuni temporali sono riusciti a spingerci anche sulle zone appenniniche laziali, soprattutto nel Reatino e sul comprensorio dei monti Ernici e Simbruini. In provincia di Roma alcuni fenomeni si sono registrati nell'alta valle dell'Aniene e nella zona confinante nella Sabina.
Oggi, invece, vi è la concreta possibilità che la traiettoria delle correnti fredde provenienti dall'Artico russo penalizzi in maniera più consistente le regioni tirreniche. Pertanto si dovrebbe verificare un maggiore coinvolgimento del Lazio. Osservando le carte previsionali di stamattina pare che il rischio di rovesci temporaleschi, anche a carattere grandinigeno, sia maggiore sui rilievi in provincia di Roma e non è del tutto da escludere che qualche precipitazione riesca a spingersi nei quartieri nord-orientali della Capitale. In particolare i fenomeni di maggiore intesità sembra che interesseranno i rilievi del comparto centro-meridionale della nostra regione, come ad esempio i Monti Lucretili, Prenestini e Lepini.
Ovviamente occorrerà prestare attenzione anche in Appennino, dal momento che le zone montuose sono quelle maggiormente soggette alle infiltrazioni di aria fresca in quota. Inoltre, dato che l'Italia è priva della protezione anticiclonica, sul Mar Ligure e sul Tirreno centrale si sono formati dei piccoli minimi barici a causa di miti correnti occidentali. La loro interazione con le più fresche correnti orientali da nord-est potrebbe favorire dei contrasti potenzialmente esplosivi, in grado di originare temporali particolarmente violenti.
Come al solito, ricordiamo che le previsioni nel periodo primaverile e di inizio estate si prestano maggiormente ad errori, a causa della difficoltà nel cogliere l'esatta traiettoria dei nuclei freschi in quota. Pertanto, la cosa migliore è seguire costantemente gli aggiornamenti per avere un chiaro quadro della situazione.