Meteo: Natale uggioso ma da Santo Stefano arriva l’Inverno
L’arrivo di aria polare provocherà il calo delle temperature e l’arrivo di una prima perturbazione invernale
E' una vigilia di Natale grigia e uggiosa e anche la giornata di domani seguirà lo stesso canovaccio. Nonostante ci troviamo in un contesto anticiclonico, non sorprende la formazione di nubi basse sul mar Tirreno. L'anticiclone, in autunno e in inverno, non è necessariamente sinonimo di bel tempo. La stabilità atmosferica, infatti, impedisce un adeguato ricambio d'aria, cosa che unita all'incremento dell'umidità relativa provoca l'incremento della nuvolosità. Tra la giornata di oggi e quella di Natale, queste nubi copriranno il cielo ma saranno in grado di apportare soltanto vari piovaschi, con clima mite per il periodo sia al primo mattino che nelle ore diurne.
Si tratta di un contesto prettamente autunnale, ma ecco che da Santo Stefano l'inverno, sostanzialmente assente sulla scena italiana, entrerà in scena. Lo scacchiere barico a livello europeo subirà un drastico cambiamento e l'Italia ne risentirà. L'anticiclone delle Azzorre, ben radicato sul comparto europeo centro-occidentale, tenderà ad espandersi longitudinalmente, spostandosi fino a ridosso della Groenlandia per poi – probabilmente – piegare verso est in direzione delle Isole Britanniche. Sul suo fianco orientale scenderanno correnti di estrazione artico-marittima, che riusciranno a penetrare fin sul cuore del Mediterraneo.
Il travaso di aria fredda sull'Italia muterà radicalmente lo scenario. Innanzitutto, sulla nostra regione, per la giornata di Santo Stefano il primo effetto sarà l'attivazione dei venti da nord-nord est, che in un primo momento porteranno cieli sereni e una percezione del clima più consono agli standard invernali. Temperature in ulteriore calo da sabato 27, specialmente nelle minime, ma è da domenica 28 che l'aria polare – stando alle proiezioni dei più autorevoli modelli matematici – tracimerà sul Mediterraneo, propiziando la formazione di una bassa pressione tipicamente invernale.
Tuttavia, è buona prassi prendere con le molle le previsioni oltre i 4 giorni perciò è ancora presto stabilire con esattezza le dinamiche del peggioramento, dal momento che per far questo è indispensabile comprendere il posizionamento del vortice di bassa pressione. Al momento, comunque, sembra assai probabile la prima vera neve nell'Appennino laziale, che finora ha ricevuto carichi modesti. Al momento non sono esclusi fenomeni nevosi tra il 28 e il 29 a quote collinari, forse anche in provincia di Roma. Ma per stabilire con esattezza la dinamica della prima, vera irruzione invernale, è ancora presto ed è pertanto più saggio seguire giorno per giorno gli aggiornamenti.