Meteo weekend Roma e Lazio: freddo intenso e nevicate a bassa quota
Le ultime due settimane il meteo ha messo a dura prova tutte le province laziali e in alcuni casi, lasciando anche tracce disastrose e danni ingenti
Sabato 28 e Domenica 29 gennaio l’aria fredda porterà la colonnina di mercurio a temperature ancora più basse. Le ultime due settimane hanno messo a dura prova tutte le province laziali e in alcuni casi, come la tromba d’aria a Valmontone, lasciando anche tracce disastrose e danni ingenti. E anche nel weekend l’aria fredda continuerà a investire il Lazio e l’Italia intera. Ecco le previsioni del Dipartimento della Protezione Civile.
Il tempo nel weekend a Roma, nel Lazio e in Italia
Precipitazioni: da isolate a sparse, localmente a carattere di rovescio, su Romagna, Marche, zone interne dell’Abruzzo, Lazio centro-meridionale, Puglia centro-meridionale, Basilicata centro-settentrionale, settori ionici della Calabria, settori settentrionali e orientali della Sicilia e settori meridionali della Sardegna, con quantitativi cumulati deboli, fino a puntualmente moderati sul settore costiero del Lazio centro-meridionale, dove i fenomeni potranno assumere carattere temporalesco.
Nevicate: al di sopra dei 200-500 m su Romagna, Marche e Abruzzo, con apporti al suolo deboli; al di sopra dei 500-800 m sui rilievi del Lazio centro-meridionale, con apporti al suolo deboli; al di sopra dei 600-800 m sull’Appennino lucano, con apporti al suolo deboli; al di sopra degli 800-1100 m sull’Appennino calabrese e sui rilievi della Sicilia settentrionale, con apporti al suolo deboli.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: minime serali basse sulla Pianura Padana, specie quella centro-occidentale.
Venti: localmente forti dai quadranti settentrionali su alto versante adriatico, Liguria, Toscana, Sardegna e settori occidentali e meridionali della Sicilia; forti nord-orientali con raffiche di burrasca sui crinali dell’Appennino settentrionale e umbro-marchigiano.
Mari: molto mossi il Mar Ligure settore di Ponente al largo, il Mare e il Canale di Sardegna, i settori ovest del Tirreno centro-meridionale, lo Stretto di Sicilia, lo Ionio meridionale e l’Adriatico centro-settentrionale.
Fonte: Dipartimento Protezione Civile