Metro Roma, intercettazioni: ai dipendenti è proibito segnalare guasti
Le intercettazioni riportate da un’inchiesta de “Il Messaggero”
Un dipendente della Metropolitina di Roma, attualmente sotto inchiesta, ha raccontato ai pm di una chat di Whatsapp in cui i dipendenti Atac si sarebbero scambiati messaggi in cui avrebbero sabotato i lavori di riparazione della metro.
Secondo l'inchiesta de "Il Messaggero", l''uomo sarebbe stato l'ultimo a intervenire sulla fermata metro Repubblica ed era stato accusato di averlo fatto con delle fascette da elettricista, un metodo assolutamente insufficiente e inadeguato. Ma l'elemento più grave e potenzialmente anche pericoloso per i conducenti e gli utenti del trasporto pubblico romano è che secondo la sua testimonianza "Le indicazioni aziendali riportate sul gruppo Whatsapp in questione, disponevano di non utilizzare alcuni codici di guasto, in quanto avrebbero generato penali per l'azienda". Dunque, e così fosse, l'azienda avrebbe optato per disagi nel trasporto pubblico, chiusura di fermate metro, eventuali pericoli per i paseggeri per non incorrere in penalizzazioni.
Nelle chat recuperate si legge ad esempio: "Per le scale mobili che hanno problemi di freni non usate sempre gli stessi codici, evitate di abusare dei codici 1, 10 e 2" oppure "Nonostante abbia segnalato sabato 25/05 che non bisognava usare il codice 5 per scala mobile Manzoni è stato usato. Siamo a quota 9 segnalazioni, alla decima scatteranno le segnalazioni". I dipendenti sarebbero quindi in una condizione di ricatto da parte dell'azienda, che non permette loro di segnalare danni e recidive di guasti, mettendo a repentaglio la sicurezza del loro lavoro e delle migliaia di persone che ogni giorno usufruiscono dei servizi pubblici del trasporto capitolino.
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