Oggi è stata stabilita, seppur in via informale, un'intesa sul potenziamento di Frontex, l'agenzia Ue che si impegna nella gestione delle frontiere. Accordo raggiunto tra i rappresentanti del Parlamento Europeo e quelli del Consiglio Ue sulla regolamentazione della Guardia Costiera e di frontiera europea. L'iter ora prevede l'adozione formale delle nuove norme da parte del Parlamento Europeo e dal Consiglio.
Elemento centrale dell'accordo è l'aumento degli effettivi in forza all'agenzia, per favorire un più sistematico appoggio agli Stati membri. In particolare, nelle azioni di salvaguardia delle frontiere, in quelle di rimpatrio e nelle iniziative di cooperazione con paesi terzi. L'organico dovrebbe salire fino a 10.000 unità entro il 2027. Dispiegamento che avrà luogo dal 1 gennaio 2021.
La "responsabilità primaria" del controllo delle frontiere è ovviamente demandata agli Stati membri. Frontex offrirà assistenza tecnica e operativa, solo se lo Stato membro sarà d'accordo. Inoltre, questa agenzia Ue potrà servirsi del proprio personale per attività di controllo delle frontiere e assistenza nei rimpatri, includendo l'uso delle armi e della forza.
Questo nuovo accordo permetterà a Frontex di realizzare collaborazioni anche con Paesi extra Ue, eventualità ad oggi limitata a quelli confinanti con Stati europei. Ciò, dunque, favorirebbe l'impiego delle forze operative di Frontex nei territori di Paesi non Ue e a supporto di operazioni di controllo delle frontiere.
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