Mikaela Calcagno è il personaggio televisivo più cliccato su Google questa settimana. La giornalista di Mediaset Premium è diventata famosa per le rispostacce ricevute da Sinisa Mihajlovic, da Massimiliano Allegri e da Roberto Mancini da lei intervistati subito dopo la fine delle partite. Lo dico subito. I tre allenatori avevano completamente ragione. Vorrei vedere chiunque, al termine di una partita persa e persa male, non rispondere spazientito a domandine stupide e, peggio, trite e ritrite. Come ha ben detto Mancini dopo aver perso 4 a 1 contro la Fiorentina domenica scorsa: "Le domande la prossima volta sceglietele meglio!". Mikaela gli aveva appena "passato" una domanda inviata via Twitter da una tifosa interista. Ovvero perché un allenatore cambia modulo quando rimane con un giocatore in meno. E qui facciamo pure finta di dare la colpa alla telespettatrice nerazzurra ignorante di calcio e schemi. Ma anche le domande scritte dai suoi autori e che Mikaela, dal fondo della sua scollatura e dall'altezza del suo tacco 12, legge e ripete diligentemente…sono da "vaffa" assicurato! A Max Allegri, dopo la sconfitta contro il Napoli e con una Juventus in fondo alla classifica, ha chiesto: "Allegri, cosa manca a questa Juventus?" E Allegri, ingoiando una rispostaccia, ha semi ripiegato in corner con un acidissimo: "Cosa ci manca? Me lo dica lei!" E Mikaela c'è rimasta male. Tutta impettita ha subito ricordato allo smemorato Allegri che lei è una giornalista sportiva (capito che lavoro fa?! la giornalista sportiva!) e che il suo compito è farle, le domande, non rispondere ad esse. Allora uno "spaventato" Allegri, per togliersi il più presto possibile dalle grinfie della Calcagno, ha risposto sempre acido:"Ci mancano i punti…". E Mihajlovic? L'allenatore del Milan finora ha fatto peggio di Inzaghi l'anno scorso. Dopo la brutta sconfitta contro il Genoa, Sinisa arriva davanti alla terribile Mikaela che, con tono deciso, gli chiede perché ha sostituito Bacca. E Miha, gelido: "Io faccio l'allenatore, lei faccia la presentatrice". Chiaro, Mikaela? Al massimo la presentatrice, non la giornalista sportiva.
Per tutta la settimana Mikaela Calcagno ha rilasciato interviste rimarcando la sua preparazione in materia di calcio (ben celata, a dire il vero). Petulante, ha ripetuto all'infinito:"Ce l'hanno tutti con me!". Poi ha tenuto a precisare che lei in realtà è buonissima ma non buonista come la sua rivale su Sky Ilaria D'Amico. Non per affondare il coltello nella piaga ma secondo me le differenze principali tra Ilaria D'Amico e Mikaela Calcagno sono due: primo, Ilaria sa di calcio e potrebbe dare lezioni a chiunque, Mikaela… non ne sarei così sicura. Poi, cosa fondamentale, Ilaria è bellissima, Mikaela no. Fa finta di nulla ma ne soffre. E' inutile che temerariamente posti le sue foto senza trucco su Facebook. Non sembra quasi la stessa persona che si presenta davanti alle telecamere con sul viso strati e strati di cerone! A dire il vero, non ho mai visto Ilaria D'Amico struccata. Ma non credo possa spaventare nessuno. Chiederò a Buffon per sicurezza. Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero non è d'accordo con me. Ha detto che la Calcagno e' molto più bella della D'Amico. Ma uno che e' soprannominato da tutti "la Befana", risulta poco attendibile! Chi cadrà sabato e domenica prossimi nella tela velenosa di Mikaela?
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