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Milan Roma termina 2-1, a San Siro Inzaghi ritrova la vittoria

La Roma si presenta a S. Siro per continuare la striscia positiva dopo le vittorie con Sassuolo e Genoa. La Lazio è solamente a una lunghezza dai giallorossi, che adesso non possono più sbagliare se vogliono mantenere il secondo posto.

Per ottenere i tre punti Garcia schiera nuovamente il tridente Gervinho-Doumbia-Ibarbo, con Totti che parte ancora dalla panchina. In difesa confermati Manolas e Astori, con Torosidis e Florenzi terzini. Il Milan di Inzaghi è costretto a una reazione d’orgoglio dopo le tre sconfitte consecutive rimediate contro Udinese, Genoa e Napoli.

I rossoneri, già privi di Menez, devono rinunciare per squalifica anche a De Sciglio. Gli ospiti cominciano bene, e si rendono pericolosi per due volte nei primi 3’. Al primo minuto Gervinho si invola bene sulla sinistra, e dopo aver saltato Alex mette in mezzo per Ibarbo, anticipato in extremis da Paletta che mette in angolo. Poi è De Rossi a far correre un brivido ai tifosi rossoneri, quando anticipa Poli e calcia con il sinistro dal limite dell’area, ma il tiro del numero 16 termina alto di poco.

Passati i primi dieci minuti la Roma cala, e viene fuori il Milan che va vicino al vantaggio al 14’ con Honda, che riceve un bel passaggio smarcante di testa da Antonelli e calcia con il sinistro da buona posizione, trovando però una grande parata di De Sanctis che devia in angolo. Gli ospiti rispondo al 17’ con Manolas, che colpisce il palo su un calcio d’angolo battuto da Florenzi.

Il ritmo cala e le due squadre optano per uno sterile possesso palla, spezzato da continui lanci lunghi che però risultano spesso imprecisi, diventando quindi facili prede dei difensori. Alla mezz’ora esce Gervinho a causa di un problema muscolare, e al suo posto entra Ljajic. Il serbo e Ibarbo si posizionano sulle corsie esterne, e la Roma si schiera con una sorta di 4-4-2, avanzando Pjanic che trova posto appena dietro a Doumbia.

Il cambo di modulo in corsa non porta agli effetti sperati da Garcia, e anzi nell’ultimo quarto d’ora del match è il Milan ad attaccare con più efficacia. Al 35’ Paletta riesce a staccare bene di testa su calcio d’angolo, ma angola troppo e il pallone termina a lato.

Passano due minuti e i rossoneri ci provano ancora, con Van Ginkel che mette un ottimo cross dalla trequarti per Bonaventura, che prova la battuta di testa in corsa, indirizzando però il pallone troppo centralmente e permettendo a De Sanctis di deviare il pallone con un buon riflesso.

Sono le prove generali del vantaggio milanista, che arriva puntuale al 40’. Pjanic perde ingenuamente la sfera a centrocampo e il Milan parte quindi in contropiede con la difesa giallorossa non schierata, Honda si invola sulla destra e giunto sul fondo premia l’inserimento in area di Van Ginkel servendolo con un bel cross basso: l’olandese in prestito dal Chelsea non può sbagliare e batte De Sanctis da pochi passi, firmando il suo primo gol in Serie A.

Non succede più nulla negli ultimi minuti e la prima frazione di gara termina quindi sul punteggio di 1-0 per gli uomini di Inzaghi. Considerati i ritmi di gioco non particolarmente elevati, Garcia potrebbe schierare Totti per aggiungere imprevedibilità alla manovra offensiva, ma quando la gara riprende non ci sono novità nelle due formazione e il capitano della Roma si accomoda di nuovo in panchina.

Il Milan prova a controllare la partita, la Roma non riesce ad aumentare il ritmo per andare alla ricerca del gol del pareggio e dopo un quarto d’ora dall’inizio della ripresa subisce il gol del 2-0. Al 59’ infatti la palla arriva a Honda sulla destra dopo gli sviluppi di un calcio d’angolo, il giapponese riesce a saltare Ibarbo con una buona giocata e mette un cross a centro area, che Destro riesce a deviare in rete da pochi passi dopo aver anticipato Astori.

Ed è un gol che ha il sapore della beffa, segnato da un giocatore che si trova a Milano in prestito proprio dalla Roma. Garcia deve provare a cambiare qualcosa, e decide quindi di far uscire un Ibarbo mai in partita, inserendo Iturbe. La reazione dei giallorossi non arriva, e appena 2’ minuti dopo la rete di Destro il Milan va vicinissimo a chiudere la gara.

Con gli ospiti ancora frastornati dal gol i rossoneri provano infatti a segnare la rete del 3-0 al 62’, con Honda che conferma la sua serata di grazia partendo in contropiede e servendo ottimamente Poli in area, che però manca l’impatto con la sfera da buona posizione: il pallone arriva allora a Bonaventura che giunto a tu per tu con De Sanctis sceglie la soluzione di potenza calciando a lato. Quando mancano ormai 20’ alla fine della gara, Garcia sceglie di far entrare Totti, che prende il posto del deludente Pjanic. La mossa si rivela azzeccata, seppur tardiva.

Il numero 10 giallorosso porta subito qualità alle giocate degli ospiti e poco dopo il suo ingresso la Roma si conquista un calcio di rigore con Iturbe, atterrato in area da De Jong. Sul dischetto va Totti che realizza nonostante Diego Lopez avesse intuito la traiettoria e sfiorato la sfera con la gamba sinistra. Inzaghi fa entrare Pazzini per Destro, con l’intenzione di tenere alta la squadra passando la sfera al neoentrato, bravissimo a guadagnarsi un buon numero di calci di punizione in attacco.

Negli ultimi 10’ di gara la Roma prova ad ottenere almeno il pareggio, ma la difesa rossonera è attenta e concede poco. All’81’ ci prova Iturbe con il sinistro dalla distanza dopo essersi accentrato dalla sinistra, la sua conclusione è potente ma non abbastanza angolata per battere Diego Lopez, che riesce a mettere in angolo.

Scade il 90’ e il quarto uomo segnala 4’ di recupero, con l’ultima occasione dei giallorossi che arriva con un calcio di punizione da 28 metri: Totti si incarica della battuta ma calcia centralmente e trova un attento Diego Lopez che riesce a bloccare senza problemi.

Negli ultimi secondi del match arriva il rosso per Inzaghi, reo di aver protestato eccessivamente per un calcio di punizione assegnato agli ospiti. La gara termina quindi 2-1 per i rossoneri, che rialzano la testa dopo tre sconfitte consecutive. Brutto passo falso invece per gli uomini di Garcia, che non confermano quanto di buono avevano fatto vedere nelle ultime uscite, e rischiano domani di vedersi scavalcare ancora dalla Lazio, che sarà impegnata all’Olimpico contro l’Inter alle 20:45.

Redazione

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