Era stato rinvenuto lo scorso 24 ottobre l’ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale, nelle acque di Gaeta.
Subito, era stata interdetta la navigazione e il traffico veicolare e pedonale, per consentire lo sminamento delle acque e le operazioni di ricognizione e valutazione per la bonifica dell’area, effettuate dai Palombari del Nucleo Sminamento Marina Militare di Comsubin.
Dopo aver capito che si trattava di una mina antinave (modello Cr carica di 125 chili di tritolo), ieri mattina, sono iniziate le operazioni per farla brillare in acque sicure.
A partire dalle 7, i Palombari hanno iniziato le fasi di sollevamento e trasferimento dell’ordigno verso la zona che era stata individuata come idonea per il brillamento: la mina, è stata trasferita a largo di Punta dello Stendardo, per circa 4 miglia, in una zona in cui il fondale marino tocca i 90 metri di profondità.
La detonazione è avvenuta intorno alle 9.30.
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