Nello scorso mese di giugno un uomo ha denunciato agli agenti dell’Ufficio di Polizia di Guidonia di essere vittima di estorsione. In particolare ha riferito agli investigatori di essere stato avvicinato da uno straniero che, dopo averlo fatto salire in macchina, con tono minaccioso gli aveva detto chiaramente che se avesse voluto continuare a vedere i suoi figli avrebbe dovuto pagare una somma di danaro, concedendogli solo 2 giorni di tempo per farlo. Inoltre, nel corso dell’incontro, per rendere più credibili le minacce, lo aveva informato di sapere tutto su di lui e sulla sua famiglia.
L’interlocutore aveva inoltre aggiunto di agire per conto di una persona ben conosciuta dal denunciante, il quale doveva rientrare in possesso di una cospicua somma di danaro a lui affidata. Il denunciante dopo il primo incontro aveva ricevuto tutta una serie di telefonate nel corso delle quali erano state ripetute le minacce. Gli investigatori dell’Ufficio di Polizia di Guidonia, diretti dalla dott.ssa Maria Chiaromonte, per comprendere meglio i fatti, hanno chiesto lumi alla vittima sulla vicenda pregressa, venendo a conoscenza che il denunciante, in qualità di broker, aveva gestito proficuamente per qualche tempo il denaro di circa 40 conoscenti ma poi, con il sopraggiungere della crisi finanziaria, non era più riuscito a corrispondere gli interessi pattuiti e pertanto quasi tutte le persone avevano preteso la restituzione del denaro, cosa che il broker non era stato in grado di fare.
Tutti gli investitori si erano rassegnati alla perdita del proprio capitale, tranne uno di loro che, invece, aveva messo in atto una vera e propria azione estorsiva avvalendosi dello straniero. Venuti a conoscenza dei fatti, gli investigatori hanno organizzato una consegna controllata del danaro, in precedenza opportunamente fotocopiato. Nella serata di due giorni fa, il denunciante si è presentato all’appuntamento concordato con l’estorsore al quale ha consegnato la somma di 3.000 euro. Lo straniero, mantenendo il solito atteggiamento, una volta ricevuto il danaro ha continuato nelle minacce, ritenendo insufficiente la somma ricevuta.
Una volta allontanatosi a bordo della sua autovettura è stato fermato dai poliziotti, che hanno rinvenuto i 3.000 euro. Nel corso del controllo l'uomo, identificato per L.F., tunisino di 45 anni, è stato inoltre trovato in possesso di un coltello a serramanico e di bastone di legno. In considerazione di ciò l’uomo è stato tratto in arresto per estorsione e porto di oggetti atti ad offendere. Le successive indagini dovranno accertare le effettive responsabilità del presunto mandante.
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