Minniti non autorizzerà ulteriori sgomberi a Roma senza alternative
Lo riferisce a Sky Tg24 il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione straordinaria per la tutela e promozione dei diritti umani
Il ministro Minniti non vuole autorizzare ulteriori sgomberi a Roma se non ci saranno soluzioni alternative. Lo riferisce il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, ai microfoni di SkyTg24. Manconi spiega che la dichiarazione "non e' virgolettabile" ma e' un ragionamento che il numero uno del Viminale "ha comunicato".
Via Curtatone (Scrive Marco Miccoli del Pd). "L'immobile di via Curtatone viene occupato nel 2013, occupazione che si è aggiunta ad altre decine, ma con la particolarita' che in questa la maggior parte degli occupanti era richiedente asilo da Eritrea e Somalia". Cosi' su Facebook Marco Miccoli, deputato Pd, interviene sui fatti di piazza Indipendenza. "Nel 2014 la Regione Lazio- continua Miccoli- con la delibera 18, ha stanziato 197 milioni di euro per l'emergenza abitativa a Roma. I fondi sono stati in parte destinati anche per risolvere il problema delle occupazioni. L'atto era stato recepito dal commissario Tronca con la delibera 50. All'interno di quest'ultima era stato redatto un censimento delle occupazioni per le quali utilizzare le risorse economiche messe a disposizione dalla Regione. Nell'atto del commissario Tronca c'e' anche via Curtatone. Nel 2016 la Regione sollecita il Comune ad utilizzare tali fondi e concede alla giunta Raggi 40 milioni di euro per poter intervenire immediatamente. La risposta, a chi chiede se si fosse potuta evitare la vergogna di piazza Indipendenza, sta tutta qui. Un iter amministrativo senza gestione, senza politica, che nessuno segue, in cui nessuno decide. Si', questo succede a Roma: l'indebolimento dei partiti, dei sindacati, delle associazioni, dei movimenti, produce piazza Indipendenza".
"Scompare la mediazione- prosegue ancora Miccoli su Facebook- il confronto politico sulle soluzioni, il dibattito. Istituzioni che non si parlano, movimenti contro partiti, partiti contro sindacati, stampa contro Ong, tutti contro tutti e tutti piu' deboli. Il risultato e' quello che abbiamo sotto gli occhi. Rimangono Facebook, la tv, gli idranti. Una partita che si gioca solo sul consenso e se la pancia del Paese vuole gli idranti tu glieli dai. Chi se ne frega delle delibere, dei fondi, delle soluzioni, del buon senso. Ora tornate pure ad applaudire alla scomparsa della politica, a gettare fango sulle istituzioni, fino alla prossima piazza Indipendenza. Mentre Roma sprofonda. La sinistra romana tutta, dove anche qui vige il tutti contro tutti, se non si unisce per ribaltare questa tendenza, sara' corresponsabile del declino di Roma. Non abbiamo piu' scuse. Ad ottobre saro' processato per l'occupazione dell' ex cinema Palazzo". "Mi sono beccato questa denuncia per essermi recato presso i locali occupati, frapponendomi tra occupanti che non volevano che li' nascesse un casino' – come deciso da Alemanno – e le forze dell'ordine in assetto da guerriglia, pronte a fare irruzione. Sulla piazza c'erano centinaia di manifestanti. Trattai con prefettura e Questura e si evitarono incidenti. Lo feci come segretario del Pd di Roma, ma in quelle ore rappresentavo tutta la sinistra di Roma che interloquiva sia con gli occupanti, sia con le istituzioni. La politica ancora non era debole", conclude Miccoli. (Com/Rel/ Dire)