La “patron” Patrizia Mirigliani lo aveva detto: “Miss Italia non si ferma”. E così è stato. Il celebre concorso di bellezza, pur adattandosi al momento storico che stiamo vivendo, ha oggi assegnato il suo 81° titolo della sua storia, per la prima volta a Roma, presso il Polo Culturale Multidisciplinare Spazio Rossellini, concesso dalla Regione Lazio che ha patrocinato l’evento, nella persona del presidente Nicola Zingaretti.
La neoreginetta è Martina Sambucini, Miss Roma, ha 19 anni e vive a Frascati (RM). Occhi verdi, capelli castani, è alta 177 cm. Ha due fratelli Ilaria (16) e Gianmarco (9) ed è fidanzata con Marco. Dopo aver conseguito il diploma di liceo linguistico ha da poco iniziato il primo anno di università, presso la facoltà di psicologia del marketing. Ama cucinare, stare a contatto con la natura e gli animali e il “fai da te. Non pratica alcun sport e sogna il mondo della passerella.
Martina, che riporta il titolo di Miss Italia nella capitale dopo 27 anni, ha dichiarato: “Sono positiva e genuina, mi piace molto relazionarmi con gli altri. Ho deciso di mettermi in gioco con il concorso, che mi ha permesso di scoprire dei lati di me che non conoscevo e vincere le mie insicurezze. Sono felicissima per questo successo della capitale, che mancava da tanti anni”.
Sul podio, al secondo posto, Beatrice Scolletta, Miss 365, ha 25 anni, è nata a Roma ma vive a Nettuno (RM). Occhi marroni, capelli castani, è alta 179 cm. È sposata con Roberto ed è mamma di due bambini, Leone (5 anni) e Vittoria Romana (2). Diplomata al liceo classico, a giugno prenderà la laurea in Scienze e tecniche psicologiche. Ha praticato tanto sport: artistica, nuoto, danza, danza aerea, pole e, infine, fitness. Non ha hobby particolari, ma ha frequentato l’accademia d’arte drammatica e le piacerebbe tornare a recitare. Più che un sogno nel cassetto ha un progetto di vita: aprire un suo centro di pet therapy.
Al terzo posto, Alice Leone, Miss Liguria, ha 22 anni e vive a Taggia (IM). Ha Occhi marroni, capelli castano scuro, è alta 170 cm. È all’ultimo anno della Laurea triennale (“Interpretariato e Comunicazione”), aspira a proseguire gli studi in questo campo per poter insegnare nella scuola primaria. Alice riferisce di aver vissuto in prima persona “questo misterioso virus, con il quale conviviamo e di cui non sappiamo ancora con esattezza le sue varie sfaccettature.
La finalissima, trasmessa con un grande seguito in diretta streaming sulla pagina Facebook di Miss Italia e di altri partner, è stata presentata da Alessandro Greco,già conduttore della finale del 2019 trasmessa su Raiuno, affiancato da Margherita Praticò, organizzatrice e presentatrice delle selezioni di Miss Italia nel Lazio. La diretta è stata curata dal regista Giuseppe Sciacca, con le coreografie di Giampiero Gencarelli.
La neoreginetta ha avuto la meglio sulle altre 22 concorrenti, selezionate nel corso di un casting nazionale: 21 in rappresentanza delle regioni italiane(l’Emilia-Romagna, come da tradizione, ha due rappresentanti: Miss Emilia e Miss Romagna), oltre a Miss Roma e Miss 365.
Oltre alle miss concorrenti (subito sottoposte al tampone al loro arrivo), gli unici presenti alla finale sono stati così i soli componenti della giuria, presieduta dall’attore Paolo Conticini, reduce dal successo di “Ballando con le stelle”.
Con lui, nell’importante ruolo di giurati, la criminologa investigativa Roberta Bruzzone, l’attrice Chiara Ricci, la fotografa Tiziana Luxardo, la Miss Italia 1999 Manila Nazzaro e, infine, Raoul D’Alessio, medico e studioso di riabilitazione estetica, autore di uno studio sui cambiamenti dei canoni della bellezza. Infine, ospite “non votante”, il modello Akash Kumar.
Allo Spazio Rossellini, in assenza di pubblico e nel pieno rispetto del protocollo sanitario vigente è andata così in scena un’elezione molto diversa dal solito, tra tamponi, distanze e mascherine.
“Questa edizione di Miss Italia è stata all’insegna della speranza. – ha spiegato Patrizia Mirigliani – Un’elezione in modalità diversa, nel rispetto di tanti che da mesi affrontano ogni sacrificio, ma comunque una Miss Italia che guarda al futuro. Un segnale di ripresa, di fiducia, di un ritrovato, necessario vigore. Abbiamo così raccolto l’invito di quanti ci hanno sollecitato a non interrompere una tradizione che ha un forte significato simbolico e, in questo momento, anche una forma di incoraggiamento per tante persone”.
Una Miss Italia diversa dalla sua immagine tradizionale, capace di adattarsi alla situazione attuale rinunciando alla sfilata in passerella, ai momenti di spettacolo e agli elementi classici del concorso di bellezza, ma orgogliosa del segnale di incoraggiamento che ha voluto comunque offrire. Non più i numeri di gara scanditi per tanti anni dai presentatori, ma solo la fascia con il nome in evidenza della regione che la miss rappresenta. E, ancora, abiti semplici ma preziosi, omaggio alla moda, in sostituzione del tradizionale costume da bagno (per la prima volta nella storia del concorso).
“Per forza di cose non è stato il solito gran galà, – ha precisato il regista dell’evento Giuseppe Sciacca – ma un casting con la giuria che abbiamo cercato di rendere un po’ più elegante e simpatico con tre quadri moda, oltre all’immancabile colloquio delle candidate con la giuria. Una riflessione, tra l’altro, sul periodo che stiamo vivendo.”
Nella prima uscita le ragazze sono state presentate nei loro tratti salienti dai due conduttori, con addosso una tutina sportiva (top e leggins) di Kissimo Biancaluna. Nella seconda uscita, le miss si sono raccontate alla giuria, indossando una camicetta di seta di vari colori, annodata sotto al seno, e minigonna maculata, rossa, blu e bianca di Francesca A Milano. Infine la terza e ultima uscita, in abito da sera super elegante di Toi Spose Couture, per un finale davvero emozionante.
La produzione della manifestazione è stata curata da Mario Gori per la Delta Events, esclusivista del Concorso Miss Italia per il Lazio e l’Umbria, su incarico della “patron” Patrizia Mirigliani.
“Sono felice dell’opportunità che mi ha dato Patrizia Mirigliani –ha commentato Gori – consentendomi di organizzare la finale del concorso per la prima volta nella capitale, ma anche del patrocinio della Regione Lazio che ci ha concesso l’utilizzo dello Spazio Rossellini. Dulcis in fundo della disponibilità di un hotel come lo Splendide Royal a ospitare le miss concorrenti e i servizi fotografici. Ci tengo a precisare che tutte le ragazze, al loro arrivo, sono state sottoposte a tampone da parte di incaricati sanitari della Spherix Pharma. Sono convinto che, pur in assenza del pubblico, sia stata una finale all’altezza”.
La Federazione Italiana Cuochi, capeggiati dallo chef Bruno Brunori, ha provveduto ai pasti delle miss, mentre l’hotel Splendide Royal di Porta Pinciana è stato il quartier generale delle miss in questi giorni. Qui, nella splendida terrazza panoramica del ristorante Mirabelle, dove le 23 concorrenti hanno potuto far colazione con una veduta mozzafiato, saranno effettuate le interviste e le foto di rito alla neoeletta Miss Italia, in programma domattina.
Roma Capitale ha accolto così questo evento, per una volta allestito con semplicità, per interpretare il coraggio di tante persone, la loro voglia di rialzarsi, di reagire, di preparare il futuro. Un’elezione di Miss Italia ispirata alla fiducia, in un anno in cui, nonostante tutto, il virus non è riuscito a oscurare la Bellezza. E nemmeno il desiderio delle ragazze di crescere e di emergere.
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