In un parco giochi di Monte San Giovanni Campano, 12 mila abitanti in provincia di Frosinone, nella notte di Pasqua, nella piazzetta Aldo Moro, posta all’ingresso del paese, è apparsa una svastica gigante: a realizzarla sono stati alcuni ragazzi del luogo, minorenni, utilizzando i tappetini in gomma a protezione dei bambini presenti nella stessa area dedicata allo svago dei piccoli del paese. Gli autori della bravata avrebbero tra i 12 e i 17 anni. Per loro l’accusa di danneggiamento e apologia del fascismo.
La denuncia, attraverso i canali social, arriva dal sindaco Emiliano Cinelli: “Sono rammaricato… come sindaco di Monte San Giovanni Campano condanno fermamente il vile gesto di chi tenta di mettersi in mostra con argomenti di cui non sa nemmeno il significato e con il solo risultato di aver distrutto lo spazio giochi dei bambini”. Il primo cittadino è certo che si sia trattato di “una bravata compiuta da un gruppo di ragazzi durante la notte e non di un gesto politico”.
Sul gesto è intervenuto anche il Coordinamento provinciale dell’Anpi di Frosinone: “L’episodio di Colli (frazione di San Giovanni Campano) testimonia come l’educazione alla Costituzione e ai valori che ne sono alla base, non può mai ritenersi esaurita. E come i rappresentanti di tutte le Istituzioni abbiano il dovere civile e morale di trasmettere, soprattutto alle nuove generazioni, la storia e la memoria del doloroso cammino che ci ha portato a essere una democrazia.
È la nostra Costituzione che difende la nostra libertà. Il gesto va fermamente condannato. Ma accanto alla condanna chiediamo l’impegno di tutte le Istituzioni a ricordare che la Costituzione nasce dalla Resistenza e dall’antifascismo. Dalla lotta contro una dittatura. E a ricordarlo non solo il 25 aprile, ma tutti i giorni. Affinché essa diventi davvero patrimonio di tutti i cittadini.
Al Sindaco di Monte San Giovanni Campano mandiamo questo appello: raccontare ai ragazzi la nostra storia, durante il fascismo e nei giorni terribili della guerra di Liberazione, raccontare gli episodi che sono accaduti anche sulla nostra terra, li renderà sicuramente più consapevoli di cosa significhi vivere in un Paese in cui diritti e libertà sono garantiti a tutti, evitando che in futuro possano avere ancora la tentazione di utilizzare simboli di oppressione e di orrore”. (Enu/ Dire)
Alla città di Monte San Giovanni Campano venne conferita la Medaglia di bronzo al merito civile per gli episodi nei quali la popolazione, che ebbe il 40% delle abitazioni distrutte, si distinse negli anni 1943 – 1945 nel corso della II Guerra Mondiale, quando nel Comune era presente un distaccamento tedesco.
L’11 maggio 2013 è stata apposta nei locali d’ingresso del Comune una lapide che riporta la motivazione della medaglia:
Piccolo centro occupato dall’esercito tedesco, partecipò con generoso slancio alla lotta di Liberazione. La popolazione sottoposta a disagi e sofferenze subì furti, saccheggi e bombardamenti che provocarono vittime civili e danni al patrimonio abitativo. Nobile esempio di spirito di sacrificio e Amor Patrio.
“Meno di ottant’anni fa, nella piazza di Colli, c’era il comando tedesco composto da Ufficiali e soldati senza pietà, che prendevano a cinghiate e calci con gli stivali, i bambini di 3-4 anni (anche mio padre che lo ha ricordato fino alla morte) che innocentemente giocavano salendo sulle loro moto a due posti”, racconta su “Instagram” la giornalista e blogger Angela Nicoletti.
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