Montefiascone. Aurora, indagato il medico che le ha somministrato ansiolitici
L’avvocato di difesa del medico non rilascia dichiarazioni: “si attendono i risultati autoptici”
Sabato 15 febbraio, Aurora Grazini viene trovata senza vita, aveva dormito nel letto con la mamma perché era per lei un periodo difficile. La sera prima i genitori l'avevano portata all'ospedale di Belcolle perché la ragazza era in uno stato d'ansia, accusava dolori al petto, difficoltà respiratorie, forse sintomi legati a un attacco di panico. Un medico le somministra un tranquillante e la rimanda a casa. È ora indagato proprio quel medico, responsabile del pronto soccorso.
Al dottore in questione è stato notificato un avviso di garanzia "al fine di poter effettuare, con le tutele di legge, tutti gli accertamenti necessari", spiega il procuratore Paolo Auriemma. I risultati dell'autopsia, svolta ieri 18 febbraio, arriveranno solo tra due mesi. L'avvocato del medico sotto inchiesta per ora non rilascia commenti, dicendo che si attende l'esito degli esami autoptici per fare e ogni tipo di valutazione.
L'adolescente negli ultimi tempi era molto turbata per un legame amoroso, un'influenza molto lunga l'aveva debilitata e aveva accusato crisi di panico e di pianto. Quando la famiglia l'ha portata all'ospedale i medici hanno valutato che si trattasse di un problema psicologico, che non vi erano motivi di preoccupazione immediati per la sua salute fisica, fissandole inoltre un colloquio psicologico per lunedì scorso. E se l'errore, se vi è stato, fosse proprio aver pensato che i sintomi del corpo e il malessere della psiche possano essere così separati?
Oggi alle 15:00 si svolgeranno i funerali di Aurora, nella chiesa di San Flaviano a Montefiascone.
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