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Monterotondo dichiara guerra alla cocciniglia tartaruga a difesa del verde urbano in pericolo

Monterotondo (Roma) si trova ad affrontare una grave emergenza ambientale causata dalla diffusione della cocciniglia tartaruga (Toumeyella parvicornis), un parassita altamente distruttivo che minaccia il patrimonio arboreo locale. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Riccardo Varone e dal vicesindaco Luigi Cavalli, ha emesso un avviso pubblico rivolto a tutti i cittadini e agli enti responsabili, con l’obiettivo di contrastare e contenere il fenomeno.
Il nemico invisibile: la cocciniglia tartaruga a Monterotondo
La cocciniglia tartaruga è un insetto di origine nordamericana, noto per la sua capacità di infestare e indebolire rapidamente le piante, in particolare i pini. Il parassita si nutre della linfa, provocando un rapido deperimento dell’albero e favorendo lo sviluppo di funghi e altri agenti patogeni. La sua diffusione incontrollata può portare alla morte delle piante in poche stagioni.
Negli ultimi anni, numerose città del Lazio e di altre regioni italiane hanno dovuto fare i conti con questa minaccia, che trova terreno fertile soprattutto in contesti urbani e periurbani, dove la gestione e la manutenzione del verde pubblico possono risultare più complesse.
Obblighi per i cittadini e le istituzioni
L’amministrazione comunale ha recepito le indicazioni contenute nella Delibera Regionale n. 548 del 5 agosto 2021, che impone misure stringenti di eradicazione e contenimento per contrastare la diffusione del parassita. In particolare, i proprietari di terreni agricoli, aree verdi, immobili residenziali e commerciali, strutture pubbliche e amministratori condominiali sono obbligati a intervenire prontamente con le seguenti azioni:
Abbattimento degli alberi secchi e non più curabili, previa comunicazione all’Ufficio Servizio Urbanistica, Pianificazione e Ambiente tramite l’indirizzo PEC: protocollo@pec.comune.monterotondo.rm.it.
Potatura del secco, per limitare il rischio di diffusione del parassita ad altri esemplari vegetali.
Distruzione in loco dei materiali di risulta derivanti da abbattimenti o potature, per evitare la propagazione del problema.
Tutte le spese connesse agli interventi richiesti sono a carico dei proprietari o dei conduttori dei siti colpiti, una misura inevitabile per garantire una risposta tempestiva e capillare all’emergenza.
L’importanza della collaborazione civica
La salvaguardia del verde urbano non è solo una questione ambientale ma un impegno collettivo per preservare il patrimonio naturale di Monterotondo. Il sindaco Varone e il vicesindaco Cavalli hanno sottolineato l’importanza di una stretta collaborazione tra amministrazione e cittadini per fronteggiare questa criticità. Gli alberi non rappresentano solo un elemento paesaggistico, ma una risorsa fondamentale per la qualità della vita e per la lotta al cambiamento climatico.
Superata l’emergenza immediata, sarà fondamentale investire in attività di monitoraggio costante e in strategie di prevenzione più efficaci. Coinvolgere associazioni ambientaliste e comitati di quartiere sarà decisivo per sensibilizzare la cittadinanza e diffondere buone pratiche di cura del verde.
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