“Cari cittadini, Care Cittadine, cari papà e care mamme,
scrivo queste poche righe con sconforto, ma allo stesso tempo con estrema responsabilità istituzionale per la decisione che abbiamo appena intrapreso”.
Cosi, con un lungo post sulla sua pagina Facebook, nel pomeriggio di ieri, il primo cittadino di Monterotondo Riccardo Varone dava l’annuncio della sospensione del servizio mensa fino a nuova comunicazione.
Il motivo scatenante la repentina interruzione del servizio è stato il ritrovamento di una vite all’interno di un piatto.
Non il primo episodio d’altronde, come lo stesso Sindaco ricorda nel suo comunicato: “a distanza di oltre un anno dagli ultimi incresciosi e criminali episodi, si è verificato un nuovo caso di rinvenimento di un oggetto metallico in un pasto servito dal servizio di mensa scolastica”.
Lo scorso anno infatti, più di una scuola e in diverse scuole, si verificarono casi analoghi di ritrovamento di oggetti metallici all’interno dei piatti serviti a studenti e insegnanti.
Nel frattempo il comune aveva emesso uno nuovo bando di gara e affidato il servizio alla cooperativa vincente, che però si trova a subire i medesimi atti criminali. Tutta da verificare l’ipotesi che ci sia la stessa mano dietro a tutti gli episodi e le motivazioni dietro questi gesti.
A beneficiare del servizio mensa “che era ripartito con molta soddisfazione già dal mese di ottobre” oltre 1700 iscritti. Una fetta importante di popolazione scolastica che oggi si trova in grande disagio.
“La scuola ha prontamente avvisato l’ufficio Politiche Educative del Comune, la società concessionaria del servizio e sporto denuncia contro ignoti presso la locale stazione dei Carabinieri. Davanti a quest’ennesimo grave episodio, l’Amministrazione comunale ritiene però doverosa l’adozione dell’estrema misura che è quella della sospensione del servizio mensa in tutte le scuole di ogni ordine e grado, con effetto immediato, fino a nuova comunicazione”. Conclude il sindaco.
Una scelta a tutela della salute dei ragazzi e per evitare il ripetersi di questi atti che possono avere conseguenze anche molto importanti. In ogni istituto, secondo il proprio regolamento interno viene comunque garantita la possibilità di usufruire del pasto domestico.
Intanto nella mattinata di oggi è previsto nella sede del Comune di Monterotondo l’ incontro tra dirigenti della società che si occupa della mensa e gli amministratori locali, una riunione che sarà probabilmente centrale per la definizione di una strategia che, speriamo, consenta di far ripartire il servizio mensa a pieno regime.
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