Scenari inquietanti, quelli sollevati dal Corriere della Sera in merito alla morte dell’imprenditore Claudio Salini, deceduto a causa di un incidente stradale la scorsa domenica, lungo via Cristoforo Colombo, all’altezza di San Paolo, dove la sua macchina si è schiantata.
Se in un primo momento si era pensato che la morte fosse accidentale, nuovi sospetti nascono e il timre è che Salini possa essere stato minacciato e la sua Porsche, nuova, sabotata. Il prossimo 16 settembre, infatti, l’imprenditore avrebbe dovuto testimoniare, nel corso della prima udienza, al processo contro tre casertani che proprio Salini aveva contribuito a far arrestare, denunciandoli, con l’accusa di tentata estorsione. Sarebbero vicini agli ambienti della camorra questi tre casertani, che già avrebbero preteso un risarcimento, pari a 1,8 milioni, per un sub appalto a loro sottratto.
Al momento restano solo sospetti, ma gli inquirenti sono determinati ad andare fino in fondo. È stata anche chiesta una perizia sui resti della Porsche. Saranno visionati anche i filmati delle telecamere poste lungo la via Cristoforo Colombo.
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