Interviste

Mourinho contro arbitro: “Avevo un microfono”. Ma poteva registrare? Risponde l’esperto

Polemiche in riferimento a quanto dichiarato da José Mourinho nell’immediato post partita di mercoledì sera. Il tecnico della AS Roma, subito dopo il pareggio dei suoi per 1-1 contro il Monza, ha come al solito rubato la scena con frasi rivolte all’arbitro che stanno riempiendo le prime pagine di molti giornali.

José Mourinho

Rosa non all’altezza

L’allenatore ha come al solito ribadito una serie di perplessità in relazione alla competitività della propria squadra.  “Tra quelle rimaste in Europa siamo l’unica squadra che non ha la rosa adatta adatta per stare dove siamo” – ha detto Mourinho – “Siamo in una semifinale europea e siamo in lotta per la Champions in campionato. Stiamo facendo qualcosa che va al di là del nostro potenziale e dopo si accumula tutto”.

Poi, confrontando la Roma con la rosa a disposizione dell’Inter, sua prossima avversaria ha dichiarato: “Se hai Dzeko e Lautaro e li togli al 60′ per mettere Correa e Lukaku, è una storia diversa…Guardate invece quanto ha giocato Smalling allo United e quante partite ha giocato qui, alla Roma. Quante partite ha giocato El Shaarawy negli ultimi anni? È stanchezza al limite, io sarò con loro fino all’ultimo minuto della stagione. È un orgoglio lavorare con questi ragazzi”.

Josè Mourinho (Foto di Claudio Pasquazi)

Il parere di Mourinho sull’arbitro Chiffi

Ciò che però ha incuriosito maggiormente sono le dichiarazioni relative all’arbitro Chiffi, direttore del match tra la Roma e i brianzoli.  

“Sono uscito prima perché non volevo il rosso, anche se avevo una voglia tremenda di essere espulso, ma ho deciso di non farlo perché sabato devo stare con i ragazzi” – ha detto il tecnico che ha aggiunto: “Il peggior arbitro che abbia mai incontrato. Il risultato penso che sia adatto alla partita. Dire che la Roma meritava di vincere sarebbe da allenatore della Roma, ma, allo stesso tempo, se dico che il Monza meritava non penso che sia vero. Giocare con il peggior arbitro che ho trovato in carriera è dura, e ne ho incontrati tanti scarsi. L’arbitro non ha influenzato il risultato, ma è stata dura giocare con lui. Tecnicamente orribile, dal punto di vista umano non è empatico, non crea rapporto con nessuno, dà un rosso a un giocatore che scivola perché è stanco. Di arbitro ha pochissimo ma ha un talento molto grande: fare arrabbiare la gente”.

Una foto dell’arbitro Daniele Chiffi, dalla pagina Instagram di Aia Padova

Un microfono per registrare i dialoghi?

L’allenatore ha poi parlato della possibilità dell’utilizzo di un microfono, ricordando episodi passati nei quali sarebbe a suo dire stato bersaglio di frasi ingiuriose di altri direttori di gara. Non sono stupido, sono entrato in campo appositamente con un microfono e ho registrato tutto, dal momento in cui sono entrato al momento in cui sono uscito. Mi sono anche trattenuto”.

In molti in queste ore si stanno chiedendo: questo è tecnicamente possibile? Mourinho avrebbe potuto registrare effettivamente, senza violare privacy?  

Abbiamo sentito l’Avv. Franco Merlino, esperto di diritto sportivo per cercare di capirne di più.

“Secondo me può farlo, perché in quel caso, lui registrerebbe se stesso” – ci dice l’avvocato – “E Lui lo fa perché in questo modo, se nel referto fosse stato scritto “Mourinho ha detto questo”, lui avrebbe fatto sentire il contenuto della conversazione avvenuta. Si stava semplicemente tutelando”.

Non ci sarebbe violazione privacy allora?
“No, perché registra se stesso”.

Josè Mourinho

La registrazione è lecita solo se avviene in presenza di tutte le persone registrate, giusto?

“Sì, se lei uscisse dalla stanza, per esempio, potrebbe ravvisarsi una violazione della privacy o comunque un reato. Ma il punto è sempre quello che viene registrato. Se questa esce fuori è perché viene fuori qualcosa di particolarmente grave”.

Il fatto che Mourinho sia un tesserato non ha una particolare valenza nella vicenda dunque…

“No, in cosa potrebbe incidere? Peraltro lui lo ha detto, ma era davvero in possesso del microfono? Potrebbe essersi trattato di una millanteria, assolutamente non riscontrabile”.

Simone Fabi

Giornalista pubblicista, ha lavorato come redattore e volto del telegiornale di TCR, una delle emittenti pioniere del mondo televisivo privato della capitale. E' una delle firme più apprezzate nei settori costume e spettacoli. Attualmente scrive di attualità.

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