Multe nel Lazio: la classifica delle province che incassano di più
Nel 2022 l’importo complessivo raccolto nella regione supera i 137 milioni e mezzo di euro, secondi nella classifica nazionale delle multe
Oltre un milione e mezzo di infrazioni rilevate dalla Polizia l’anno scorso. Nonostante Roma sia la città più grande e con più veicoli circolanti non è la più indisciplinata. Peggio di lei c’è Milano. Roma viene per seconda nel numero di multe. Ma per la Santanchè non sono cose serie.
Regione Lazio, la classifica degli indisciplinati
Se Roma, con 133 milioni di euro, è il comune laziale che, nel 2022, ha incassato i maggiori proventi derivanti da sanzioni legate all’accertamento delle violazioni al Codice della Strada, seguono nella graduatoria regionale Rieti (3 milioni) e Viterbo (800mila); chiudono la classifica Frosinone, con 420mila euro, e Latina (quasi 227mila).
Nel 2022 l’importo complessivo raccolto nella regione supera i 137 milioni e mezzo di euro, valore che fa guadagnare alla regione il secondo posto nella classifica nazionale.
Il ministro del turismo da 462 infrazioni commesse
Dal 2015 al 2019, la ministra del Turismo Daniela Santanchè, con la sua Maserati (che aveva preso in leasing, secondo quanto ha scritto Il Fatto Quotidiano) ha avuto 462 accertamenti per infrazione del codice stradale e avrebbe pagato solo una multa, con i soldi della sua società Visibilia, che poi le è stata rimborsata! Se fosse per lei il Comune di Milano non avrebbe conseguito il record di multe emesse e incassate: 151 milioni di euro nel 2022.
Le multe? Parliamo di cose serie, ha detto la Santanchè
Viene subito a mente il Marchese del Grillo, interpretato da Alberto Sordi: “Io so io e voi non siete un c…!” Sempre secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, si tratterebbe di sanzioni per aver varcato la Ztl a Milano.
Si desume da 419 accertamenti, archiviati in automatico, perché la targa dell’auto – una Maserati da 300 cavalli – era collegata all’ecopass personale di Daniela Santanchè, che permette di accedere anche all’Area C, anche se si guida un’auto a gasolio. Un’auto che normalmente non potrebbe assolutamente passare.
Il pass personale dell’attuale ministra (allora era una umile parlamentare) era quindi legato all’auto, nonostante questa fosse formalmente un’auto aziendale.
O perlomeno, pagata con soldi aziendali. Secondo quanto risulta, infatti, la Maserati era stata presa in leasing per 77mila euro da un concessionario di Cinisello Balsamo, nel 2014, intestando le spese alla società Visibilia.
Che già allora aveva debiti milionari, secondo le ricostruzioni provate di Report (Raitre), che circolano in questi giorni. Insomma come sempre un bel ginepraio da chiarire. “Cosa dovrei rispondere sulla Maserati? Io penso che dovremmo parlare di cose serie”, aveva affermato la Santanchè pochi giorni fa al Giornale Radio. Le multe per la ministra non lo sono. Ma per noi semplici cittadini lo sono eccome, come tante altre cose che, chi può, non paga.
Oltre un milione e mezzo di multe l’anno scorso
Nel 2022 per l’attività di prevenzione la Polizia stradale ha impiegato su strada 415.630 pattuglie che hanno controllato 1.760.129 persone e contestato ben 1.416.162 infrazioni al Codice della Strada. La violazione più contestata ha riguardato l’eccesso di velocità con 413.107 verbali.
Stando a quanto emerso dal report di Facile.it – Assicurazione.it, pubblicato nel 2023: Milano, Firenze e Bologna sono le città con i guidatori più multati d’Italia. Tranne la Santanché. Per l’analisi sono stati rielaborati i dati provenienti dal Rendiconto proventi violazioni codice della strada, pubblicati dal Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali.
Tuttavia, tra i comuni capoluogo di provincia analizzati non sono presenti i dati relativi ai seguenti comuni: Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Avellino, Pesaro, Campobasso, Alessandria.
Tra le città considerate, comunque, i più multati d’Italia sono i guidatori milanesi. “Considerando che dai dati ufficiali ACI fanno capo a Milano oltre 870.000 veicoli tra auto e moto, nel 2022 la spesa pro capite per multe legate alle violazioni del Codice della Strada è stata di 174 euro”, si legge nel report.
In Toscana gli autovelox funzionano e le multe si pagano
Seguono in graduatoria i conducenti fiorentini, che in media nel 2022 hanno dovuto pagare contravvenzioni di importo pari a 170 euro, mentre al terzo posto si posizionano quelli bolognesi, dove la multa pro capite è pari a 163 euro. A seguire, troviamo Pavia, dove automobilisti e motociclisti, in media, hanno dovuto sostenere multe di importo pari a 129 euro. Subito dopo invece c’è Siena (con una media per multa pro capite 128 euro). Per quanto mi consta, avendo vissuto a lungo in Toscana, devo dire che invece là le multe si pagano a differenza di Milano. Senza sconti e privilegi.
Esaminando i rendiconti dei proventi delle violazioni del Codice della Strada: il comune di Milano ha incassato 151 milioni di euro, 18 in più di Roma che pure è molto più estesa e ha molti più abitanti e automobili, e come dato assoluto è al secondo posto in Italia. L’intera Lombardia poi è ai vertici della classifica nazionale per l’importo complessivo che ha portato nelle casse delle amministrazioni, quasi 194 milioni di euro.
Troppe violazioni dei limiti di velocità: fanno saltare l’autovelox
Nell’analisi dei soli proventi derivanti da violazioni ai limiti massimi di velocità emerge che tra le città capoluogo di provincia, quella con i maggiori incassi questa volta è Firenze (23 milioni di euro nel 2022). Milano slitta al secondo posto (13 milioni di euro), mentre al terzo si classifica Genova (poco meno di 11 milioni). Roma è quarta con poco più di 6 milioni di euro. Complessivamente, le 102 città capoluogo di provincia analizzate hanno incassato, nel 2022, 117 milioni di euro provenienti da violazioni dei limiti massimi di velocità.
Rapportando i proventi con il numero di automobili e motocicli iscritti nei registri della motorizzazione, invece, risulta che i guidatori più multati per eccesso di velocità in Italia sono i fiorentini, che nel 2022 hanno speso, in media, quasi 85 euro per questo tipo di sanzione. Al secondo posto si posizionano i conducenti grossetani, con una spesa pro capite di 78 euro, mentre in terza posizione troviamo i guidatori di Rieti (54 euro).
La reazione degli automobilisti potrebbe avere i connotati di una guerra aperta, quella contro l’autovelox di Cadoneghe (Padova) per esempio, che in meno di un mese ha prodotto 24.000 multe. Giorni fa qualcuno ha piazzato una miscela esplosiva vicino all’impianto e l’ha fatto saltare in aria.
Forse stanco delle troppe segnalazioni di infrazione in cui era incappato. Ovvio che questa non è la soluzione. Bisognerebbe spiegare a quel signore che sarebbe più semplice rallentare, quando passa per la Statale 307 del Santo, presso Cadoneghe.
Carbonia, Enna e Agrigento: le città più virtuose
Può sembrare curioso ma esiste una classifica anche delle città italiane più virtuose in materia di circolazione stradale, ovvero dove si sono fatte meno multe nel 2022, sempre secondo il report Facile.it – Assicurazioni.it sono: Carbonia, 120 mila euro, Enna, 131 mila euro, Agrigento, 135 mila euro. Già immagino le battute di chi legge.
Rapportando le somme incassate con il numero di autovetture e motocicli iscritti nei registri della motorizzazione, inoltre, emerge che i conducenti meno multati – sempre nel 2022 – sono stati quelli di Latina, che in media hanno speso a testa 2,2 euro per far fronte a sanzioni legate alla violazione del Codice della Strada. Seguono i guidatori di Agrigento, con una spesa pro capite pari a 2,5 euro, e quelli di Aosta, dove la multa media è stata di 4,1 euro.
L’incasso dei Comuni in multe nel 2022, considerando le 102 città capoluogo di provincia che hanno pubblicato i dati relativi ai proventi legati alle contravvenzioni stradali, è un importo complessivo che supera i 793 milioni di euro. Risultano 151 milioni di euro a Milano; 133 milioni di euro a Roma; 46 milioni di euro a Firenze.
Dal 1° gennaio i nuovi rincari per le multe
Era già previsto per il 2024 un adeguamento del Codice della Strada, articolo 195: “la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti”. Quindi dal 1° gennaio aumentano gli importi delle multe. Gli automobilisti di Milano e Roma sono avvisati.
Il rincaro potrebbe essere circa del 10%, perché l’indice Istat su base biennale è in forte aumento a causa dell’inflazione, anche se recentemente ha subito un calo al 6%.
Per fare qualche esempio dei nuovi importi il divieto di sosta, un classico per noi che viviamo in città, passerà da 42 a 46 euro, mentre dovrebbe aumentare di circa 17 euro il passaggio con il semaforo rosso (da 167 a 184 euro) e di 54,5 euro la guida in stato di ebbrezza (il minimo sale da 545 euro a quasi 600 euro). Nel caso prendete a leasing una Maserati se volete entrare nella Ztl e uscirne indenni a fine anno.
Anche per l’eccesso di velocità, il superamento del limite entro 10 chilometri orari passerà da 173 a 190 euro, mentre per il range 10-40 chilometri orari la sanzione crescerà di 54,5 euro (da 545 a 599,5 euro).
Stretta anche per chi viaggia senza assicurazione
Tra le sanzioni che aumenteranno di più c’è sicuramente quella riguardante la guida di un mezzo senza assicurazione. Gli agenti applicano attualmente una multa che varia da un minimo di 868 euro fino a oltre 3.471 euro, Più la sanzione accessoria del sequestro del mezzo: i nuovi importi dovrebbero essere compresi tra 955 e 3.818 euro.
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