Nascita dell’associazione Terre della Maremma
Meroi: “Andare oltre i confini geografici e politici per il bene del territorio”
Nella mattinata di venerdì 22 marzo, il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi e l’assessore all’Agricoltura, Luigi Ambrosini hanno partecipato, a Orbetello, alla firma del protocollo d’intesa per la costituzione dell’associazione tosco-laziale Terre della Maremma.
Sedici comuni laziali e toscani hanno deciso, infatti, di fare fronte comune per creare un consorzio che attuasse in maniera unitaria un’opera di promozione turistica della Maremma, puntando sulla variegata offerta storico culturale e i tenti tesori naturalistici che può vantare la Maremma. A siglare la nascita ufficiale del consorzio i rispettivi primi cittadini di Capalbio, Capodimonte, Cellere, Ischia di Castro, Isola del Giglio, Magliano in Toscana, Manciano, Montalto di Castro, Monte Argentario, Orbetello, Scansano, Sorano, Tarquinia, Tuscania, Valentano e Canino (con quest’ultima, per il momento, rimasta in stend-by), sotto la supervisione delle Province di Viterbo e Grosseto e le Camere di commercio viterbese e grossetana.
“La terra di Maremma – ha detto il presidente Meroi – è un tesoro assolutamente da rilanciare sul mercato turistico, ciò si può fare solo ed esclusivamente attraverso operazioni unitarie come questa. Andare oltre i confini geografici e politici come è stato fatto con la realizzazione di questa associazione è un segnale importante, da esportare, che dovrebbe essere preso ad esempio anche da altre istituzioni italiane. Purtroppo le risorse non ci sono e l’unica soluzione è fare un cartello – ha aggiunto il presidente dell’amministrazione provinciale viterbese – ciò, però, può essere fatto solo da chi conosce realmente il territorio e sa quale sono le sue esigenze. Se non si conoscono le piccole realtà territoriali e le difficoltà a cui vanno incontro i piccoli comuni si fanno accorpamenti solo ed esclusivamente sulla cartina geografica come voleva fare il Governo Monti con le Province. Quindi, sì alla realizzazione delle macro aree, ma la loro costituzione deve avvenire, come in questo caso, per idee e non per meri vincoli di viciniorietà. Faccio i miei complimenti ai sedici comuni che con questa intuizione hanno dato vita a una importante realtà che spero possa essere arricchita dal completamento della trasversale che potrebbe collegare definitivamente e con più efficienza la Maremma al porto crocieristico di Civitavecchia”.