Le festività natalizie si avvicinano e l’Italia accelera sulle misure di contrasto al Covid–19, per contenere l’aumento dei contagi. Congiuntamente all’arrivo della nuova variante Omicron, che spaventa l’Europa e il mondo intero, la Penisola si prepara dunque ad evitare un picco dei contagi, tra Super Green Pass, mascherine all’aperto, e terza dose.
La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, in una videoconferenza con i prefetti e i questori dei capoluoghi di regione ha dichiarato sul Green Pass: “In questa fase ancora delicata per la salute pubblica, le forze di polizia e le polizie locali continueranno a dare il massimo e ad agire con responsabilità ma anche con la necessaria fermezza, effettuando controlli più serrati sulla certificazione verde con una particolare attenzione alle aree e alle fasce orarie di maggiore afflusso di persone. Ho chiesto ai prefetti di coinvolgere tutti i soggetti interessati, raccomandando di intensificare il confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria degli esercenti anche al fine di sviluppare una capillare opera di sensibilizzazione dei propri aderenti”.
I nuovi obblighi sulla Certificazione Verde scatteranno il prossimo 6 dicembre, e la ministra Lamorgese ha convocato, anticipandola, una nuova riunione con i prefetti dei capoluoghi di regione per un’altra valutazione dei piani. Maggiore attenzione sarà posta sul trasporto pubblico locale.
Un’altra misura al vaglio è quella dell‘obbligo delle mascherine all’aperto. Nella giornata di ieri, 20 novembre, in Friuli Venezia–Giulia, passata in zona gialla, è scattata la misura. Anche altri comuni italiani però, hanno disposto l’obbligatorietà della mascherina per prevenire una risalita dei contagi, anche in vista dei probabili assembramenti che si creeranno durante le feste di Natale. Il sindaco di Bari spinge per allargare l’obbligatorietà su scala nazionale dal 6 dicembre al 15 gennaio. A Verona invece la misura potrebbe partire in questo ine settimana.
In merito alla campagna di vaccinazione e alla relativa terza dose, il commissario Figliuolo ha indicato alle regioni, in una nuova circolare, il numero minimo di inoculazioni giornaliere di vaccino auspicabili dall’1 al 12 dicembre, con una media di circa 400mila inoculazioni al giorno. Nella nota si legge: ” ‘Tenuto conto dell’attuale quadro epidemiologico e nella considerazione che sussiste un’ampia disponibilità di dosi il cui impiego va inteso in senso bilanciato tra le due tipologie di vaccini mRNA al momento in distribuzione. Si ribadisce la massima priorità da garantire a favore delle categorie più vulnerabili al Covid-19 per età e/o elevata fragilità e di quelle per le quali sussiste l’obbligo di vaccinazione”.
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