Natale a Roma, a rischio la festa della Befana di Piazza Navona
Tredicine: “Ad oggi la Festa salterà, perché gli operatori hanno scelto di non ritirare le concessioni del I Municipio”
Una tradizione, l'appuntamento per grandi e piccoli. Così, descriveremmo la festa della Befana di piazza Navona. Che quest'anno rischia di saltare. E l'incognita sull'apertura delle bancarelle domani, 8 dicembre, è alta. Il motivo? Gli operatori hanno partecipato al bando indetto dal I Municipio ma poi, per protesta, non hanno ritirato le concessioni. Perché il nuovo bando indetto dal Municipio governato da Sabrina Alfonsi ha ridotto il numero dei posti disponibili da 115 circa a 72. 43 famiglie che avevano già acquistato la merce, rischiano di rimanere a casa.
"Gli operatori della storica festa della Befana di piazza Navona si appellano al sindaco di Roma, Ignazio Marino, che è persona perbene, affinché la festa del Natale non sia espropriata da un luna park". Alfiero Tredicine, presidente di Apre Confesercenti, alla vigilia del giorno che dovrebbe rappresentare l'inizio della Festa Natalizia in piazza Navona, si appella al primo cittadino di Roma e chiede di "fare chiarezza su questo grande abuso fatto a via Petroselli".
Per lunedì, Tredicine e gli operatori hanno organizzato una conferenza stampa proprio in piazza Navona per "parlare alla politica di quello che sta succedendo". Intanto, però, cercano di salvare la Festa della Befana "nostra e di tutta la città". Per questo si dicono "ancora disponibili ad aprire un tavolo immediato, e lo abbiamo scritto ieri in una lettera inviata a tutti gli organismi coinvolti, per trovare soluzioni condivise per il prossimo anno. Ma adesso – tiene a dire Tredicine – bisogna far partire tutti gli operatori. Quest'anno, per trenta giorni non succede niente: fateci fare la nostra festa con le stesse modalità dello scorso anno, perché tra l'altro la riqualificazione è già stata fatta".
Come organizzazione sindacale, spiega Tredicine all'agenzia Dire, "abbiamo invitato gli operatori a lavorare anche con soli 72 posteggi, ma ci hanno risposto per iscritto che loro non sono disponibili a montare i banchi secondo il nuovo progetto e il nuovo bando. Ritirare quelle concessioni – specifica – vuol dire vedersi cancellare diritti come l'anzianità". Ecco perché "gli operatori si stanno attivando anche dal punto di vista legale, sia amministrativo che penale, nei confronti di chi ha commesso anche degli abusi".
Secondo il presidente di Apre Confesercenti "in realtà poi i posteggi assegnati agli operatori storici non sono 72, come dice il I Municipio, ma 49, perché il bando ha riservato postazioni per attività che non esistono. Praticamente tutta la piazza è stata destinata agli spettacoli viaggianti. E allora piazza Navona è la festa del Natale, dei presepi e dei giochi per i bambini o è un luna park? Forse – conclude Tredicine – al I Municipio piace il luna park, e non la festa della Befana, e ha voluto liberare l'area dagli operatori storici per darla al luna park. La Soprintendenza di Stato non c'entra niente, è una bugia dire che c'è stata un'imposizione sul nuovo bando. È il I Municipio che ha portato la Soprintendenza ad approvare un progetto con 72 banchi. È una grande beffa".