Ncc, sciopero della fame, passata la prima notte: “Uniti si vince”
La notte in camper davanti al Parlamento, sono Giulio Alosi, Maurizio Modesti, Marco Palumbo, Alessandro Di Stefano e Carmelo Galati
Hanno trascorso la notte in camper davanti al Parlamento. Sono alcuni rappresentanti degli Ncc, operatori del noleggio con conducente e precisamente: Giulio Alosi, fondatore e consigliere nazionale Anitrav, Maurizio Modesti, Marco Palumbo, e due Ncc siciliani che sono arrivati dall'isola, per dare man forte alla causa della propria categoria: Alessandro Di Stefano da Palermo e Carmelo Galati da Catania. "Due coraggiosi – ci dice Giulio Aloisi – che sono preoccupati per la sorte del loro lavoro e per il futuro della famiglia e hanno fatto un lungo viaggio per sostenere la nostra lotta. Carmelo ha anche problemi di salute, ha il diabete e non potrebbe sottoporsi a stress eccessivi ma ha voluto esserci ed è con noi per lo sciopero della fame".
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Continua Aloisi, infeddolito ma per nulla dimesso: "Ieri al Senato si è aperta la seduta ma è stata chiusa immediatamente, oggi e domani dovrebbero andare avanti fino alle 22. Possono accadere due cose: che il Decreto legge che ci riguarda, il 143, venga stralciato dal Disegno di Legge sulle Semplificazioni, perché per accelerare l'iter hanno incardinato il nostro Decreto, scritto di notte dal Ministro Toninelli insieme agli avvocati che tutelano i tassisti e lo dico perché quegli avvocati l'hanno rivendicato in audizione di aver scritto il Decreto legge, sul Disegno di Legge sulle Semplificazioni che già era partito a Dicembre scorso. Allora o viene stralciata la nostra posizione perché noi cosa c'entriamo con il Disegno di Legge sulle Semplificazioni e così avremmo più tempo per ragionare sul nostro futuro con il viceministro Rixi, oppure c'è il riscchio che passi tutto alla fiducia tra due giorni e che il Decreto rimanga così com'è e che quindi metta fine al nostro lavoro".
Ncc, noleggio con conducente: sciopero della fame davanti al Parlamento
Conclude Aloisi: "Prime 24 ore di sciopero della fame. Io i miei quattro colleghi abbiamo passato la prima notte sotto al parlamento. Operazione autorizzata dalla questura che ringraziamo. Per ora siamo ancora in grado di ragionare e quindi di resistere per portare avanti i diritti delle nostre imprese e il futuro delle nostre famiglie. Ci dà forza e coraggio il sostegno di tutti i colleghi che ci inviano messaggi da tutta Italia e che vengono a supportarci sul posto, punto. Il coraggio di opporci a questa grande ingiustizia che vede il governo italiano schierato e e appiattito sulla lobby dei tassisti. Non capisco come si può far chiudere imprese che fino a dicembre erano legali e produttive e ora per un Decreto scritto per mano dell avvocato dei tassisti e passato al Ministro Toninelli, ci rende abusivi. Imprese che con il loro operato hanno creato occupazione e benessere per molte famiglie del settore".