Nel Lazio è nascosto il paesello della PRIGIONE | Altro che quella del Conte di Montecristo, questa è spettacolare

Il paesello della prigione

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Se ti piace andare a spasso lungo la storia del nostro Paese allora non perderti il Paesello della prigione.

Non lasciarti scappare questo posto eccezionale, merita di essere visto almeno una volta nella vita.

Qui troverai un misto di legenda, arte e bellezza. Si erge a, a quasi 800 metri sul livello del mare e per via delle sua posizione strategica veniva sfruttato come fortezza per la Capitale. Segnati l’indirizzo.

Ecco dove si trova il Paesello della prigione, da quali eventi misteriosi è stato connotato il suo sviluppo e che cosa c’è da vedere.

Questo è il momento dell’anno migliore per apprezzare tutto il fascino del borgo laziale fuori dal comune: il Paesello della prigione chiamato anche l’Olimpo di Ciociaria.

Il Paesello della prigione, la vera chicca nel cuore del Lazio

Il piccolo comune del Lazio di cui parliamo è una gemma tutta da scoprire. Ha due porte d’accesso: porta Romana e porta Napoletana. Si erge tra tra i monti Ernici e quelli Lepini, ed è stato definito da parte del famoso scrittore italiano Curzio Malaparte come “l’Olimpo di Ciociaria”. Si tratta di un comune immerso nel cuore del Lazio, nella zona della Ciociaria, appunto. La sua storia è da sempre avvolta nel mistero e connotata da eventi particolari.

Lo sviluppo del luogo è collegato a quello di un bellissimo castello, di cui ancora oggi si possono visitare i resti, e anche il Giardino Pensile annesso all’edificio. Il Paesello della prigione porta questo nome perché è noto per essere stato luogo di prigionia. Scopriamo dove si trova e perché andrebbe visitato almeno una volta nella vita.

il borgo laziale Fumone
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Dove si trova questo borgo laziale fuori dal comune

Il Paesello della prigione si trova a meno di mezz’ora d’auto dalla Capitale d’Italia, in provincia di Frosinone. Le due cittadine distano infatti poco più di 7 km. Il vero nome del borgo è Fumone e la prigione che da sempre è legata all’identità stessa del paesino non è altro il Castello Longhi-De Paolis, che veniva usato, appunto, come prigione. Fu in questo castello che per circa 10 mesi nel 1295, come si legge su www.siviaggia.it, fu imprigionato Papa Celestino V e qui il pontefice morì.

Il castello però, oltre a essere stato un carcere, è anche un pezzo di storia di Fumone e dell’Italia in generale, che suscita ancora oggi interesse e scalpore. Si narra che tra le sue mura siano stati sepolti vivi nemici dei potenti della zona, tra i quali anche l’Antipapa francese Gregorio VIII. Oltre al castello, è possibile ammirare la Casa Museo Ada e Giuseppe Marchetti Longhi e anche la Chiesa della SS. Maria Annunziata, che risale al XII secolo.