Un dramma quello accaduto a Nemi, in provincia di Roma, la mattina del 2 marzo. La morte è avvenuta all’interno di un’abitazione, dove l’uomo stava effettuando una potatura. Sono stati inutili i soccorsi: l’uomo è infatti morto sul colpo a seguito della caduta. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il 118 con un elicottero. Si sta ancora cercando di ricostruire l’intera vicenda.
Quello del giardiniere non era il suo lavoro principale: come raccontato da Il Corriere della Città l’uomo di 56 anni e residente tra Cisterna e Velletri lavorava come controllore per l’agenzia Cotral. Aveva tuttavia la passione per il giardinaggio e quando poteva, come in occasione della sua morte, faceva dei lavoretti di potature e altro per alcune ville e residenze.
Si può parlare, dunque, di una morte sul lavoro anche se a tutti gli effetti non era l’occupazione principale dell’uomo. Una presenza, purtroppo, sempre fissa quella degli incidenti sul posto di lavoro con esito mortale. Il caso del “giardiniere” di Cisterna di Latina caduto mentre potava un albero è l’ennesimo caso. Numeri che, nell’arco del 2021, sono calati ma che rimangono comunque alti. Un aumento importante rispetto allo scorso anno c’è stato già nel mese di gennaio, dove le 46 morti hanno fatto rialzare la percentuale rispetto a gennaio dello scorso anno. Un tema sempre presente nella società in cui viviamo.
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