“New Orleans Calling” presso il Monk Circolo Arci
Apice dell’evento sarà il ritorno a Roma di Luke Winslow-King, che presenterà il nuovo disco “I’m Glad Trouble Don’t Last Always”
Domenica 6 novembre, presso il Monk Circolo Arci, via G. Mirri 35, Roma, luogo dove si è tenuta la ottima edizione numero dodici del Mojo Station Blues Festival, un nuovo evento dedicato ai suoni e alle culture african american. “New Orleans Calling” è il titolo programmatico di una giornata intera che dalle ore 11:30 fino a sera, propone una full immersion nei suoni, odori e colori della città della Louisiana.
Apice dell'evento sarà il ritorno a Roma di Luke Winslow-King, che presenterà il nuovo disco “I'm Glad Trouble Don't Last Always” edito dalla prestigiosa etichetta statunitense Bloodshot Records. La giornata prevede un programma ricchissimo, valido per tutti i gusti e tutte le fasce d'età, dai più piccoli ai più grandi: in apertura alle 12, Soul Food & Special Drink, dalle 12:00 alle 13:00 MonKidz. Il Monk dei Piccoli Laboratorio per bambini a cura di ScienzImpresa.
Dalle 14:40 alle 16:00, live di Nardis Factory Traditional Jazz, alle 16:30 proiezione di Shotgun Boogie: New Orleans VideoDoc. Dalle 17:00 alle 18:30 il ballo della Swing Social Dance a cura di Spirit of Sant Louis Roma. Alle 17:45 proiezione in anteprima del XII #MojoFest VideoDoc, alle 18:30 live dei Dead Shrimp Hill-Country Blues, con presentazione nuova line-up della band. Alle 19:30 il concerto di punta della giornata con Luke Winslow-King Rock; Blues; Indie-Folk. Durante tutta la giornata, dj-set a cura di Corry X & MojoStation, Vinyl Market e Mostra Fotografica.
Luke Winslow-King è un chitarrista, cantante e compositore statunitense. Originario di Cadillac, Michigan, LWK sin da giovanissimo dimostra un'attitudine musicale fuori dal comune. Grazie al supporto della famiglia, a 19 anni è in tour negli States con un gruppo di amici, proponendo il songbook di Woody Guthrie.
La tappa a New Orleans gli cambierà la vita per sempre: mentre è ospite del vocalist John Bouttè, subisce il furto di auto e chitarra. Decide di rimanere nella città della Lousiana, dove si iscrive all'Università. Realizza la sua formazione musicale a metà tra le esperienze accademiche (che lo porteranno più volte in Europa in Università e Conservatori) e quelle di strada.
Si forgia come street-musician nelle strade di New Orleans, condividendo jam e improvvisazioni infinite con i principali artisti di strada della città, tra questi anche la leggendaria Meschiya Lake e l'italiano Roberto Luti, il quale diventerà parte fondamentale della sua band.
Nel frattempo stringe con la cantante e musicista Esther Rose, un sodalizio affettivo e artistico, che contraddistinguerà i primi tre dischi di LWK, pubblicati tra il 2009 e il 2014. In questi anni afferma progressivamente il suo profilo di storyteller, conquistando pubblico e critica, non solo negli States, ma anche in Europa.
Fioccano i riconoscimenti: Jack White degli White Stripes lo chiama ad aprire i suoi live, la prestigiosa rivista Gambit Magazine nel 2015 lo elegge “Best Blues Artist of New Orleans”. Anche Roy Paci, nel 2015 in Spagna, sale sul palco durante un suo concerto a duettare con lui.
Nel 2015 si interrompe il sodalizio d'amore e d'arte con la Rose ed ha seguito di questo evento traumatico, si getta nella scrittura di “I'm Glad Trouble Don't Last Always” Bloodshot Records. Il disco pubblicato lo scorso settembre entra subito in classifica nella Top Ten di Billboard e porta LWK sulla copertina del leggendario Offbeat Magazine.
Il lavoro è la sintesi perfetta del vortice di emozioni che lo hanno portato dalla separazione con la moglie alla rinascita. Un mix perfetto dove le canzoni raccontano stati d'animo con un lirismo mai toccato prima da LWK, sia nelle liriche che negli arrangiamenti.
Voce possente e soul al tempo stesso, istrionico sul palco e un sound energico ed elettrico sono il marchio di fabbrica della sua band, magistrale sia in studio che dal vivo. Benji Bohannon alla batteria, Brennan Andes al basso e il livornese Roberto Luti alla chitarra slide sono i suoi compagni di viaggio. Proprio Luti Playing For Change; Tres; Niki La Rosa, etc rappresenta l'alter ego perfetto di LWK nella band, grazie alla decennale esperienza maturata a New Orleans, che lo ha visto tra gli altri partecipare con il W. Chaz Trio alla colonna sonora del “Cattivo Tenente – Ultima chiamata New Orleans” di W. Herzog con Nicolas Cage, partecipare a jam con The Edge degli U2, andare in tour con Andrè Williams e condividere il palco con calibri come Taj Mahal e Anders Osborne.
La musica di LWK è una riuscita miscela di rock, blues, folk e americana sound. Che agganciata alla sua eccellente capacità di scrittura, crea con la sua voce fuori dal comune, una serie di meravigliose splendide canzoni in cui spiccano alcuni arrangiamenti degni del miglior pop. Roma per lui rappresenta la sua seconda casa, affascinato dalla straordinaria atmosfera della città a cui è legato da vicende personali e artistiche, e dove torna con una passione fuori dal comune a presentare il suo nuovo, bellissimo disco.
Direzione Artistica a cura dell'Ass. Cult Mojo Station. Artwork by Rocco Venanzi. Photo Report by Marco Mancini & Luca Prospero.