No ai rifiuti di Roma a Colfelice
Le proteste dei cittadini e le dichiarazioni di Corrado Clini
LA PROTESTA – Risale a due giorni fa la disposizione inviata alla Saf dal Commissario per l’emergenza rifiuti, Goffredo Sottile, in cui si annunciava il trasferimento dei rifiuti da Roma nell’impianto di Colfelice.
Trasferimento avvenuto oggi, e anticipato da un nuovo ricorso al Tar da parte dei Comuni del frusinate: Roccasecca, Pontecorvo e Roccadarce si sono rivolti al tribunale per manifestare la loro totale contrarietà alla decisione di trasferire 420 tonnellate al giorno di rifiuti a Colfelice.
Le proteste stanno proseguendo.
Oggi sono stati bloccati due camion in arrivo dalla Capitale all’ingresso dell’impianto di trattamento meccanico biologico di Colfelice.
"È una giornata campale – ha dichiarato il sindaco di Colfelice, Bernardo Donfrancesco – e siamo molto dispiaciuti e amareggiati per l'insistenza dimostrata dal ministro Clini e dal commissario Sottile, che hanno voluto questo trasferimento di rifiuti nel nostro sito. Gli abitanti stanno manifestando in modo pacifico per dire ancora una volta no all'invio dell'immondizia dalla Capitale".
Sul posto anche i cittadini della Ciociaria. Circa 30 persone hanno messo in atto un sit-in bloccando i camion dell’Ama.
Via libera invece per i mezzi che trasportano i rifiuti locali.
La polizia sta monitorando lo svolgimento della manifestazione pacifica portata avanti da sindaci e cittadini insieme.
La Questura di Frosinone ha annunciato che per ora la situazione è tranquilla.
LE DICHIARAZIONI DI CORRADO CLINI – Da Napoli ha risposto il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, commentando l'episodio del blocco dei camion.
"Non è vero che quando si organizzano i comitati per protestare contro qualcosa – ha dichiarato il Ministro – questi comitati hanno sempre ragione. In alcuni casi, come abbiamo visto anche in Campania, in Calabria, in Sicilia, l'esercizio di questo diritto a protestare dei comitati ha rappresentato una sponda importante, per esempio, per l'illegalità".
Chi protesta è contro la legge, secondo Corrado Clini.
Il Ministro ha infatti ricordato che "la legge prevede che quell'impianto sia utilizzato per produrre combustibile derivato dei rifiuti, e non dice che quell'impianto deve trattare solo i rifiuti della Ciociaria. Chi si oppone e' contro la legge ed e' oggettivamente solidale di tutti quelli che negli ultimi 40 anni hanno impedito che a Roma si applicassero le leggi nazionali".
LE DICHIARAZIONI DELL'AMA – Anche l’Ama è intervenuta per precisare che "tutti i rifiuti trattati negli impianti fuori della capitale, compreso quindi quello di Colfelice, verranno riportati a Roma. La parte trasformata in combustibile verrà conferita presso gli impianti di termovalorizzazione, mentre la parte residua, e cioè i cosiddetti scarti da lavorazione, anch’essi trattati e dunque non pericolosi, saranno portati alla discarica di Malagrotta".
ALBANO E VALLE GALERIA – Domani le proteste giungeranno anche a Valle Galeria e ad Albano.
"Sarà una giornata di mobilitazione contro l'attuale gestione del ciclo dei rifiuti – ha commentato in una nota l’Assemblea popolare della Valle Galeria – Una giornata contro le biomasse, gli inceneritori e le discariche convocata dall'assemblea nazionale che raccoglie tantissimi comitati che ogni giorno lottano sul proprio territorio"