Noleggiavano autovetture di lusso all’insaputa dei proprietari. Due fratelli di Viterbo, titolari di una nota concessionaria, sono stati denunciati per truffa e appropriazione indebita al termine di un’operazione congiunta con la polizia stradale. L’espediente era semplice: dar vita ad una azienda con un nome diverso da quella precedentemente attiva nello stesso settore (fatta fallire) e intestata a diverse persone. In questo modo, oltre a sottrarsi alle richieste di risarcimento delle decine e decine di persone truffate, i fratelli M. e L. L., rispettivamente di 35 e 42 anni, entrambi originari del viterbese e da anni attivi nel commercio e nel noleggio di autovetture, anche di alta gamma, sono riusciti a portare avanti per molto tempo, praticamente indisturbati, un illecito commercio di veicoli di lusso, il tutto a danno dei tanti clienti in buona fede. A collaborare con i due fratelli, anzi ad avere un ruolo fondamentale nell’organizzazione, e’ risultato essere il padre, C.L., di anni 70, originario del nuorese ma anch’egli residente a Viterbo. Notevole il giro d’affari. Secondo le stime fatte dagli investigatori della sezione polizia stradale di Viterbo e del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Viterbo, solo negli ultimi anni sarebbero stati realizzati guadagni illeciti per un ammontare superiore al milione di euro.
Le misure principali contenute nell'ordinanza firmata dal Sindaco Gualtieri
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