“Genitore 1” e “Genitore 2” al posto di “Mamma” e “Papà”. O al posto di “Papà” e “Mamma”. Che vai a capire chi è il Genitore 1 e chi il Genitore 2. E già vediamo le percentuali dei divorzi raddoppiarsi a causa di continui litigi in casa su chi deve, fuori casa, ricoprire il ruolo di primo, e chi di secondo. Perché le donne dell'era della parità dei sessi (e non delle pari opportunità tra uomini in quanto esseri viventi) sono parecchio suscettibili e non lo accettano di buon grado un secondo posto. Imposto da chi, poi.
Non è fantasia, ma realtà. Dopo il precedente di Bologna, lo è anche al Mamiani, storico liceo di Roma, dove a firmare le giustificazioni ai propri figli saranno il Genitore 1 e il Genitore 2. Termini neutri, che già altri Paesi Europei prima di noi hanno adottato, perlomeno per lo svolgimento di pratiche burocratiche e amministrative.
Come a dire che l’uguaglianza sia, in realtà, una questione tutta e solamente lessicale. Non uno sforzo in più, non uno in meno. Basta un Genitore 1 ad eliminare l’ignoranza e l’omofobia dal mondo; come basta la nuova denominazione di “sindacA” e “presidentA” a premiare il merito.
Probabilmente, è ciò di cui la preside (o presida? Non vorremmo mai offendere nessuno!) del liceo capitolino è convinta. Ci ha pensato infatti Tiziana Sallusti a mettere in atto la grande rivoluzione dei termini: “E’ giusto così, ed è nel pieno rispetto del diritto di famiglia. Anzi, è stato richiesto dalle stesse famiglie, poiché il concetto di famiglia è ormai cambiato, e molti studenti vivono in nuclei allargati”.
L'importante, stando al regolamento scolastico, è che la firma riportata nella giustificazione sia la stessa depositata in segreteria.
Insomma per la preside, la nuova denominazione non è offensiva, non è un attacco alla famiglia. Anzi, è un modo per stare “al passo coi tempi”, come se la famiglia fosse una questione di moda e di passerelle, che son tornati pure gli stivali con la punta, e che fai non te li compri?
Siamo invece convinti che le rivoluzioni culturali abbiano ben altri presupposti. E che ridurre tutto ad una questione di termini forse non è offensivo per la famiglia, che nella sua essenza rimane tale e quale, ma lo è sicuramente per tutti gli omosessuali, per tutte le lesbiche, perfino per tutti quei "genitori di fatto", ma non biologici, che ci si illude di favorire e aiutare in questo modo.
Con pochi step potrai preparare una buonissima torta light, ideale anche per chi è a…
Il minestrone è l'alimento più salutare di tutti ma può anche diventare dannoso se commetti…
Sono in corso le indagini dei Carabinieri per dare un nome ai due fuggitivi
Con questo trucco facile ed economico puoi dire addio definitivamente ai cattivi odori. La tua…
Se ami l'aria pulita, la buona tavola, e le passeggiate in mezzo alla natura non…
Guai in vista per Alfonso Signorini, dopo l'eliminazione della concorrente Helena, ora rischia davvero grosso. …