Non possiedi nulla? L’Agenzia delle Entrate ti fa pagare una nuova TASSA: preparati a chiedere un prestito

tassa inaspettata dell'Agenzia delle entrate

agenzia-delle-entrate-ilquotidianodellazio.it-fonte-Depositphoto

Ecco il paradosso della tassa imposta dall’Agenzia delle Entrate. I contribuenti italiani sono su tutte le furie.

Sbloccato il nuovo incubo per i contribuenti italiani: è la notizia annunciata da parte del Governo.

Questa imposto si applica a tutti e non c’è speranza di aggirare l’obbligo di pagamento.

Ora il fisco vuole prendersi tutto anche da chi non ha nulla. Scopri quale è la novità normativa che fa tremare i cittadini che vivono nel Bel Paese.

Vediamo come può agire l’Agenzia delle Entrate verso i cosiddetti nullatenenti.

Agenzia delle Entrate, la tassa che non ti aspetti

L’Agenzia delle Entrate è l’ente addetto alla verifica e alla riscossione dei tributi. Chi conosce la materia del diritto tributario ma anche i semplici cittadini italiani sanno che l’ente spesso chiamato anche, erroneamente, il Fisco, è preposto a indicare ai contribuenti le tasse obbligatorie da sostenere ed ha anche il diritto di obbligare i cittadini al pagamento delle tasse, che non sono state coperte. Queste infatti fanno maturare un debito.

Da tanti è convinzione comune molto diffusa l’idea che chi non ha nulla sia esente da tali tasse o abbia il diritto di non sottendere a questi obblighi tributari e fiscali. In realtà non è così. Scopriamo perché.

tassa prescrizione dell'Agenzia delle entrate
tassa dell’Agenzia delle entrate
Imu-ilquotidianodellalazio.it-Depositphotos-

Le imposte obbligatorie applicate a una speciale categoria di cittadini

Molto spesso si sente parlare dei nullatenenti. Si tratta di cittadini che non hanno intestati beni di proprietà. Questo non vuol dire che lo Stato non si possa rivalere su di loro in caso di debiti in sospeso, ovvero delle tasse non regolarmente versate. Gli unici debiti che possono essere soggetti a prescrizione, e dunque essere annullati sono l’Irpef, che si distingue in 10 anni e i tributi locali come l’IMU, nel giro di 5 anni salvo interruzioni. Per quanto riguarda le altre imposte invece, lo Stato si può rivalere sui nullatenenti in diversi modi. Ad esempio, attraverso i blocchi sull’eredità. In questo caso dunque potrebbero essere aggrediti i beni lasciati in eredità prima che il beneficiario ne possa usufruire.

Anche attraverso l’istituto del pignoramento futuro lo Stato si può rivalere sul cittadino debitore, pignorando lo stipendio o la pensione futuri. Con l’iscrizione al ruolo del debito, in caso di vincita o di un rimborso fiscale, il cittadino nullatenente può vedersi trattenere completamente la somma, che viene utilizzata all’Agenzia delle Entrate per estinguere il suo debito. Infine, l’Agenzia delle Entrate può anche provvedere a tracciare tutti i movimenti finanziari sospetti con un controllo sulle transazioni a bancarie del contribuente.