Cronaca

Notte di Luce per vincere buio, odio, guerre e feste di Halloween

In un periodo così buio, pieno d’odio, guerre e feste di Halloween, Io e mio figlio decidiamo ieri sera di recarci in Chiesa, presso la nostra Parrocchia di Madonna delle Grazie per trascorrere insieme ad altri parrocchiani la Notte della Luce, l’Adorazione Eucaristica in risposta alla festa delle tenebre.

Siamo qui in preghiera ma anche curiosi di trascorrere una serata diversa, lontani dalla confusione, dalla televisione, da internet e social vari, sentiamo il bisogno di dare risposta al nostro Spirito, alla nostra Anima. L’Adorazione del Santissimo Sacramento, ci unisce nei momenti di silenzio, di canto, di lettura e meditazione, facendo uscire la Luce che è in noi, allontanando il buio dei falsi idoli e di Halloween.

Arriviamo già preparati in Chiesa, al richiamo della Luce, grazie a uno scritto molto interessante di Don Pawel, che fa riflettere ognuno di noi:

Era il 1048 quando la festa di Halloween, letteralmente vigilia della Festa di tutti i Santi (All Hallows Eve), sostituì, nelle zone dell’attuale Irlanda, l’antico culto celtico che celebrava il passaggio dall’estate al freddo e pericoloso inverno. Negli antichi riti tribali era quella la notte in cui ciò che divideva il mondo dei morti da quello dei vivi diventava così sottile da non poter più impedire gli uni di visitare gli altri. Accadeva così, che i vivi preparassero cibi e doni di ogni natura per tutti i cari defunti che quella notte sarebbero potuti ridiscendere nel regno dei vivi.

Non c’era paura, ma solo attesa. Nelle tradizioni celtiche però, acquistavano forza in quella notte anche le streghe e gli elfi, i quali ai vivi potevano fare scherzi talmente gravi da poterne anche provocare la morte, era necessario quindi difendersi. I morti, quando arrivavano usavano fiaccole, i vivi, per potersi difendere, sceglievano di nascondersi dietro zucche illuminate, per confondere e spaventare le streghe, così da allontanarle. Da qui Halloween, festa antica, pre-cristiana, propria di tradizioni pagane…

Quando le popolazioni iniziarono a credere in Gesù Cristo, l’antica festa, di natura essenzialmente rurale, fu sostituita con la commemorazione di tutti i defunti ed ad essa, fu unita la festa liturgica che celebrava tutti i santi martiri della Chiesa, festa che fin dai primi secoli era stata celebrata nella domenica dopo Pentecoste. Come spesso accade, il vecchio e il nuovo si fondono costruendo nuovi equilibri…

Halloween diventa nel 1048 per tutti i cristiani del mondo, la vigilia della festa di tutti i santi, di tutti coloro che avevano dato la vita per Dio. Festa così grande e solenne da essere preparata con una veglia nel giorno, vigilare appunto…

Halloween è sbarcato in America nell’età vittoriana, quando le popolazioni inglesi conquistarono il nuovo mondo. Da quel momento la festa ha iniziato ad assumere nuove tonalità ed oggi ben si coniuga con realtà proprie del consumismo, dell’horror, dell’occultismo e, purtroppo, del satanismo. Halloween non ha più nulla di quella luce originaria ed il suo significato traslato oggi è riportabile a streghe, fantasmi, morte, demoni.

Voglio dunque porre alcune domande lasciandole aperte:

Perché non tornare ad essere figli della Luce? Perché continuare a far festa alla morte alle tenebre, al male? Cosa si nasconde dietro le maschere o dentro le zucche? Quale spazio viene dato concretamente alla morte cristiana che altro non è che un incontro di Luce e festa dei Santi? Perché non iniziamo noi a essere veramente alternativi?

Perché non festeggiamo la Luce?

La notte del 31 ottobre non è solo notte di scherzi innocenti, di zucche tagliate per gioco, sarà anche notte di messe nere, di sacrifici oscuri, di porte aperte, consapevolmente od inconsapevolmente al male… Diamo, allora, spazio alla Luce!”

Quanto sono importanti queste parole e quanto è fondamentale ritrovare la via, la Luce, cercando di riportare Halloween nell’alveo delle festività cattoliche, com’era in origine, quando i cristiani inventarono la festa dei santi e la commemorazione dei morti per celebrare il fatto che la morte era vinta e che il male era ormai sconfitto.

Torniamo a parlare con i nostri ragazzi, spieghiamo loro la spiritualità che ci lega ai nostri defunti, ai martiri ed ai santi non trascurando una visita e una preghiera al cimitero.

Scegliamo la via della Luce al buio delle tenebre.

Marco Bordon

Laureato in Economia e Commercio presso l'Università degli studi di Bologna e in Marketing e Management presso l'Università degli studi di Chieti/Pescara. Sommelier AIS, Vice delegato provinciale Ais e Responsabilità comunicazione Ais provincia Frosinone. Revisore dei conti presso Pontificia Academia Cultorum Martyrum.

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