Nuova giunta Marino, Esposito: “Rimettiamo al centro i romani”
“I cittadini non possono pagare il prezzo delle incapacità altrui. Su Atac occorrono scelte più condivise possibili”
"Mi criticano perché non sono romano e quindi non sono addentrato nella dinamica dei trasporti capitolini. Ma faccio notare che, pur non conoscendo Ostia, qualche mese fa ho cominciato a fare i nomi delle figure dannose per la cittò, tra i quali quello di Balini, oggi arrestato. Allora, vuol dire che forse ci vedo lungo più di tanti romani". Stefano Esposito, neo assessore ai Trasporti del Comune di Roma, non tradisce il suo spirito battagliero e lascia intendere che non lesinerà alcuno sforzo in vista del suo nuovo, delicato incarico.
"Quella dei trasporti – afferma alla trasmissione radiofonica condotta da Francesco Vergovich "Roma ore 10" – è una sfida difficile ma sono proprio queste sfide che certificano se uno fa politica per spirito di servizio o per prestigio personale". Rispondendo alla domanda sulla effettiva quantità di risorse a disposizione, Esposito ha detto che la situazione non è disastrosa: " Alcune ci sono, altre arriveranno per il Giubileo perciò utilizziamo per ora quelle che abbiamo. Ma la priorità è rimettere al centro i romani e il loro diritto alla mobilità. Lo devono fare le forze politiche, i lavoratori dell' Atac e i sindacati. Non si può far pagare ai romani il prezzo delle nostre incapacità. Per questo ho proposto un patto di buon senso. Confrontiamoci, litighiamo anche ma poniamo fine a questa situazione".
A rendere ulteriormente complicato il lavoro di Esposito sarà proprio l'imminente Giubileo, ma su questo evento il neo assessore ha già le idee chiare: "All'appuntamento – sostiene – dobbiamo arrivare facendo funzionare al massimo la macchina della quale disponiamo. Se recuperiamo l'orgoglio di essere la Capitale d'Italia, allora questa macchina può dare garanzie. Nel concreto credo che sia utopistico pensare che tutti i bus turistici in arrivo possano giungere a San Pietro passando per il Centro. Occorre quindi garantire parcheggi soprattutto mettere a disposizione delle navette per i turisti. Mi rendo conto che è un tema delicato perché, per esempio, Oltretevere potrebbero esserci opinioni di altra natura. Ma a Torino, sebbene sia una città più piccola, con l'ostensione della Sindone il modello ha funzionato e quindi credo si possa replicare anche a Roma. E poi consentitemi una battuta: se siamo sbarcati sulla Luna possiamo anche risolvere il problema della mobilità romana".
Per Esposito la ricetta vincente è la seguente: "Serve orgoglio, rispetto per i romani che ci pagano lo stipendio (preciso comunque che da assessore non lo percepirò). Per fare questo occorre in primis che l'Amministrazione comunale si assuma le proprie responsabilità. Per tale ragione stasera incontrerò CGIL, CISL e UIL, oltre ai sindacati autonomi. Voglio conoscere i pareri di tutti, anche di Sel e M5S".
Tuttavia l'assessore ai Trasporti non perde di vista la vera emergenza: "Adesso – ammonisce – la priorità è Atac, società a rishcio fallimento e per la quale, dunque, occorrono delle scelte che spero siano più condivise possibili e qualora non lo fossero ce ne assumeremo le responsabilità. A me risulta che Atac abbia 7000 autisti e 5000 impiegati: questo è il frutto del meccanismo clientelare attuato negli ultimi anni". Infine, pur nella sua fermezza, Esposito chiede ai romani "del tempo per mettere le cose in ordine". Purtroppo, il tempo a disposizione e la pazienza dei cittadini della Capitale si stanno inesorabilmente consumando. Esposito ha bisogno di un grande in bocca al lupo: serviranno la determinazione e l'impegno della "sua" Juventus per venire a capo di questa sfida.