Nel 2008 è entrata in vigore la riforma del settore vitivinicolo comunitario che mira a conferire equilibrio al mercato. Come pure ad eliminare progressivamente le misure di intervento inefficaci e costose. E infine a destinare le risorse di bilancio a misure più positive e dinamiche per accrescere la competitività dei vini europei. La riforma permette una rapida ristrutturazione del settore attraverso l’implementazione di una serie di misure che coinvolgono tutta la filiera vitivinicola dalla produzione, alla trasformazione, commercializzazione e promozione.
Per sostenere il settore l’Unione Europea mette a disposizione due strumenti finanziari, conosciuti come OCM (Organizzazioni comuni di mercato) e PSR (Programma di sviluppo rurale), mentre gli Stati e le Regioni attuano i regolamenti comunitari adeguandoli alle esigenze di ciascun territorio.
Mentre il nuovo Regolamento dell’Unione Europea n. 1308/2013, che riguarda l’Organizzazione Comune dei Mercati dei prodotti agricoli, individua per il settore vitivinicolo le azioni per le quali le aziende possono richiedere contributi. Lo Stato italiano, con il Piano Nazionale di Sostegno vitivinicolo, assegna a ciascuna regione, per ciascun annualità, i fondi per finanziare gli interventi a favore delle aziende vitivinicole. Un regime di aiuti per investimenti materiali o immateriali in impianti di trasformazione e commercializzazione del vino.
Aiuti diretti a migliorare il rendimento globale dell’impresa vitivinicola, soprattutto in termini di adeguamento alla domanda del mercato e ad aumentarne la competitività e riguardano la produzione e/o la commercializzazione dei prodottti, ad esclusione dell’aceto di vino, anche al fine di migliorare i risparmi energetici, l’efficienza globale nonché trattamenti sostenibili.
Il primo bando pubblicato dalla Regione Lazio riguarda la misura “Investimenti” che per l’annualità 2021 è pari ad euro 1.310.263,00 a valere sulle risorse comunitarie, mentre possono accedere all’aiuto i soggetti che alla data di presentazione della domanda di aiuto svolgano almeno una delle seguenti attività:
a) la produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche;
b) la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve;
c) l’elaborazione, l’affinamento e/o il confezionamento del vino;
d) la produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori. Per “proprie uve” si intendono le uve aziendali prodotte dalla ditta richiedente.
Possono beneficiare dell’aiuto anche le organizzazioni interprofessionali come i Consorzi di tutela riconosciuti autorizzati per la registrazione dei marchi collettivi delle denominazione.
a) la costruzione, ammodernamento, miglioramento e riconversione di beni immobili dell’azienda per la razionalizzazione e ottimizzazione dei processi produttivi;
b) acquisto macchinari e attrezzature nuove impiegate nella trasformazione, confezionamento, commercializzazione, conservazione e stoccaggio dei prodotti vitivinicoli;
c) acquisizione o sviluppo di programmi informatici (hardware e software per l’adozione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e per il commercio elettronico), acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali.
Il contributo previsto varia a seconda della dimensione delle imprese che ne fanno richiesta: dal 40% del costo totale dell’investimento ammesso a finanziamento e della spesa ammissibile effettivamente sostenuta per le micro, piccole e medie imprese; al 20% per le imprese intermedie, che occupano fino a 750 dipendenti o il cui fatturato annuo non superi i 200 milioni di Euro; al 19% per le Grandi imprese con più di 750 dipendenti o con fatturato superiore ai 200 milioni di Euro.
Le domande di sostegno potranno essere presentate entro il termine del 15 novembre 2020, esclusivamente sul portale SIAN (www.sian.it), con l’ausilio dei soggetti autorizzati per la compilazione delle domande, come i Centri autorizzati di Assistenza Agricola (CAA) o i tecnici abilitati dalla Regione Lazio in possesso delle credenziali di accesso all’area riservata del portale del SIAN.
Il secondo bando pubblicato dalla Regione Lazio ha una copertura di 1.451.932,96 euro e riguarda la promozione dei prodotti vitivinicoli sui mercati dei Paesi terzi per la campagna 2020-2021 dell’Organizzazione Comune del Mercato vitivinicolo.
Sono ammissibili le seguenti azioni da attuare in uno o più Paesi terzi o mercati dei Paesi terzi:
a) azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente;
b) partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale;
c) campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione;
d) studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione. La spesa per tale azione non deve superare il 3% dell’importo complessivo del progetto presentato.
I progetti possono riguardare anche attività di comunicazione e di promozione svolte attraverso la rete internet o di digital marketing.
Le organizzazioni professionali; le organizzazioni di produttori di vino; le associazioni di organizzazioni di produttori di vino; le organizzazioni interprofessionali; i consorzi di tutela; i produttori di vino; i soggetti pubblici con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli; le associazioni temporanee di impresa e di scopo; i consorzi, le associazioni; le reti di impresa.
L’aliquota di contribuzione massima è pari al 60% della spesa realmente sostenuta per le attività afferenti alla misura.
La dotazione finanziaria è suddivisa in: 1.000.000 euro per i progetti regionali, 350.000 euro per i progetti multiregionali, con capofila la Regione Lazio, 101.932,96 per i progetti multiregionali, con capofila altre Regioni.
Il termine per la presentazione dei progetti è fissato alle ore 12 del 30 novembre 2020.
Per tutte le informazioni sui bandi consultare il sito della Regione Lazio, sezione Agricoltura.
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