Nuovo Dpcm anti-Covid firmato Draghi: divieti e restrizioni dal 6 marzo al 6 aprile
Il Dpcm del governo Draghi conterrà le norme anti-Covid inerenti a spostamenti, seconde case, bar, ristoranti, palestre e piscine
Il nuovo Dpcm del Governo Draghi del 6 marzo conterrà le norme anti-Covid inerenti a spostamenti, seconde case, bar, ristoranti, palestre e piscine. Si attende la divisione per colori delle regioni in base alla rilevazione Iss. La sua validità dal 6 marzo fino al 6 aprile, cioè dopo la Pasqua.
Le norme del Dpcm valide dal 6 marzo
Gli spostamenti tra regioni saranno vietati fino al 6 aprile, mentre sarà consentito il rientro al proprio domicilio o alla propria abitazione.
Così come sono permessi gli spostamenti motivati da ragioni di lavoro, salute o necessità. Sarà consentito, all’interno della zona gialla in ambito regionale e nella zona arancione in ambito comunale, il trasferimento verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22.
Sarà possibile recarsi nelle seconde case in zona gialla e in zona arancione e vietato nella zona rossa. La casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti alla famiglia stessa;
L’apertura di bar e ristoranti anche dopo le 18, in zona gialla, resta vietata; rimane ferma anche chiusura anche dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi.
Per almeno un altro mese non potranno riprendere le attività di piscine e palestre. Interdette anche le lezioni; secondo il parere del Comitato tecnico-scientifico potranno riaprire soltanto quando arriveremo a un rapporto di 50 contagiati ogni 100 mila abitanti.
Riapertura rimandata anche per cinema e teatri, anche se le associazioni dei lavoratori dello spettacolo hanno elaborato con Franceschini un documento che la sera di venerdì 25 febbraio sarà valutato dal Cts.
Speranza: “Non ci sono le misure per allentare le misure”
Il ministro Roberto Speranza, nel corso delle comunicazioni davanti al Parlamento sulle ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza Covid-19, ha chiarito: “Non possiamo abbassare la guardia ed oggi non ci sono le condizioni epidemiologiche per allentare le misure di contenimento del virus”, ribadendo però che il governo si impegna a corrispondere ristori a tutte le categorie economiche interessate dalle misure restrittive.
“Stando ai numeri e alle valutazioni è fondamentale mantenere un approccio di grande prudenza”, ha aggiunto. E’ vero che il tasso di incidenza “è migliore di altri paesi europei ma i dati vanno letti nella loro evoluzione”.