Occupazione CasaPound, inflitte 10 condanne: tra queste a Iannone e Di Stefano
Tutti gli imputati sono stati condannati a 2 anni e 2 mesi di reclusione, oltre al risarcimento di 20 mila euro in sede civile da dare all’Agenzia del Demanio
Ammontano a 10 le condanne arrivate per l’occupazione dello stabile sito in via Napoleone III nel quartiere Esquilino di Roma. Autori dell’occupazione erano dieci militanti di CasaPound, e per questi le condanne ammontano a 2 anni e 2 mesi di reclusione. Tra i condannati ci sono anche Gianluca Iannone e Simone e Davide Di Stefano.
Il reato
Gli imputati hanno dovuto rispondere di occupazione abusiva di stabile aggravata. Oltre alla pena afflittiva, per i dieci condannati è scattata anche la provvisionale immediata esecutiva di 20 mila euro e il risarcimento in sede civile per l’Agenzia del Demanio. Oltre a questo, è stato disposto anche il dissequestro dell’immobile e la sua riconsegna al Demanio.
Il Pubblico Ministero Eugenio Albamonte aveva richiesto per gli undici imputati – uno di questi nel frattempo è deceduto, la condanna a 2 anni di reclusione.
Sotto accusa anche Ministero dell’Istruzione e Agenzia del Demanio
L’occupazione dello stabile da parte dei militanti di CasaPound, come esposto dalla pubblica accusa, non aveva assunto i tratti delle finalità abitative. L’immobile risultava occupato dal 2003 e aveva causato all’Erario un danno economico stimabile per più di 4,5 milioni di euro.
Ma sotto accusa, oltre agli esponenti del movimento politico CasaPound, sono finiti anche il Ministero dell’Istruzione e l’Agenzia del Demanio. Queste istituzioni sono state accusate di “tolleranza e inerzia”, come espressamente specificato dal procuratore generale della Corte dei Conti del Lazio Andrea Lupi. Questi enti non si sono preoccupati di riacquisire la proprietà dell’edificio.