Odissea Trenitalia: 1.000 corse saltate in pochi giorni, così non va
Binari deformati dal caldo, deterioramento delle ruote dei treni. Queste, per ora, le principali indiziate per l’odissea che stanno vivendo i pendolari
Binari deformati da caldo, deterioramento delle ruote dei treni. Queste, per ora, le principali indiziate per l’odissea che stanno vivendo i pendolari della tratta che collega Roma con il resto della Regione Lazio.
Un viaggio della speranza, per chi la mattina vorrebbe raggiungere il posto di lavoro utilizzando il trasporto ferroviario regionale. Invece, solo nel mese di Settembre risultano oltre mille corse soppresse con un disagio sotto gli occhi di tutti.
Orario rivoluzionato sulle principali direttrici che collegano Roma con Orte, Viterbo, Fiumicino Pescara e Velletri; navette su strada che non sono in grado di sostituire le corse del trasporto ferroviario.
Trenitalia: colpa del caldo
Trenitalia ha risposto alle continue sollecitazioni sugli incresciosi ritardi con una spiegazione. La colpa sarebbe del consumo eccessivo dei profili delle ruote dei treni, i bordini. Quest’ultimi sono costituiti da due centimetri di acciaio di ogni ruota su cui poggia il treno nelle curve e che non permette alla ruota di lasciare i binari e deragliare. Non esiste tuttavia un chilometraggio standard oltre il quale sarebbe opportuno sostituirli.
Da Trenitalia fanno sapere che « Per contrastare il fenomeno nella sua straordinarietà sono state messe in campo, da Trenitalia e Rfi, tutte le azioni necessarie, quali il monitoraggio costante dei treni, le operazioni di tornitura e sostituzione delle ruote e gli interventi straordinari di lubrificazione dei binari da parte del gestore dell’infrastruttura».
Il problema però, è che ora si stanno deteriorando tutti insieme, creando disagi incredibili per i pendolari.
Scioperi e danneggiamenti rendono settembre il peggior mese di sempre
Come se i disagi legati al deterioramento dei treni non bastassero, lo sciopero del trasporto pubblico locale di ieri, 18 settembre, ha prodotto code chilometriche anche dentro Roma, alle fermate di bus e metro che straripavano di persone in fila per un posto.
Monterotondo: il Sindaco promette battaglia
E ieri mattina, 19 settembre, il primo cittadino di Monterotondo Riccardo Varone è sceso di persona alla stazione eretina andando a verificare le condizioni cui sono costretti i propri cittadini.
«Questa mattina ho constatato di persona il gravissimo disservizio e l’odissea che i nostri concittadini/e stanno subendo con il servizio treni della linea FL1 ormai ridotto al minimo da qualche settimana e con il rischio di prolungarsi per tutto il mese di Settembre e parte di Ottobre. Infatti, da oggi, il servizio sarebbe dovuto riprendere regolarmente secondo i primi avvisi di RFI, invece ho assistito a 8 treni cancellati su 10 senza nessuna corretta comunicazione all’utenza e senza nessuna navetta sostitutiva a disposizione. Una situazione che non vivevano più da anni grazie agli investimenti regionali sui trasporti» rende noto dal suo profilo Facebook Varone.
L’Accusa va anche alla Regione Lazio che non starebbe facendo abbastanza per garantire ai cittadini di potersi muovere con il trasporto pubblico regionale: « Non basta inoltre il comunicato della Regione Lazio che minaccia sanzioni ad RFI senza dare spiegazioni e fornire soluzioni alternative. Da Sindaco pretendo che la stessa Regione Lazio agisca immediatamente uscendo da un’inerzia imbarazzante che sta comportando disagi a lavoratori e studenti, che dopo aver sottoscritto un abbonamento non possono di fatto utilizzarlo, se non sopperire al disagio con i propri mezzi privati e affrontando ulteriori spese con il costo carburante ormai alle stelle». Il primo cittadino di Monterotondo promette battaglia, «coinvolgerò inoltre i Sindaci dei comuni limitrofi per scrivere alla Regione Lazio ed organizzare da subito una linea comune di iniziative».