Oggi si celebra il 125esimo compleanno della SS Lazio

Nata come polisportiva all’ombra di Piazza della Libertà, si ispira ai valori e ai colori olimpici dell’antica Grecia

Coreografia della Curva Nord della Lazio nell'ultimo derby (dalla pagina Facebook della SS Lazio)

Coreografia della Curva Nord della Lazio nell'ultimo derby (dalla pagina Facebook della SS Lazio)

Il 9 gennaio 1900, in una fredda mattina d’inverno, sulle rive del Tevere, un gruppo di giovani romani si riunì in Piazza della Libertà per dar vita a quella che sarebbe diventata una delle società sportive più antiche e prestigiose d’Italia: la Società Sportiva Lazio. Un gesto nato dalla passione per lo sport e dall’amore per i colori biancocelesti, che ha segnato l’inizio di una storia leggendaria fatta di trionfi, emozioni e identità.

Oggi, la SS Lazio compie 125 anni, confermandosi non solo una delle realtà calcistiche più longeve del Belpaese, ma anche un simbolo di appartenenza e tradizione per i suoi tifosi, che da oltre un secolo sventolano con orgoglio il simbolo dell’aquila e i colori del cielo e del mare.

La storia della Lazio inizia grazie all’intuizione di un gruppo di ragazzi guidati da Luigi Bigiarelli, ex bersagliere e grande appassionato di sport, che volle creare una polisportiva ispirata ai valori olimpici dell’antica Grecia. Non a caso, i colori scelti furono il bianco e il celeste, gli stessi della bandiera ellenica, a simboleggiare purezza, lealtà e spirito competitivo.

Il nome scelto fu “Lazio”, in omaggio alla regione che abbraccia la città di Roma, un modo per rappresentare tutti i cittadini del territorio. La Lazio nacque come società polisportiva, con l’intento di promuovere diverse discipline sportive. Infatti, il calcio arrivò solo l’anno dopo, nel 1901, ma la polisportiva divenne presto un punto di riferimento per lo sport romano.

Negli anni successivi, la Lazio fu protagonista nella diffusione del calcio nella Capitale e fu tra i fondatori della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), partecipando al primo campionato nazionale.

Uno dei tratti distintivi della SS Lazio è il simbolo dell’aquila, adottato nel 1919 per rappresentare valori come forza, fierezza e libertà. L’aquila, in quanto emblema delle legioni romane, è un forte richiamo alla storia della Città Eterna e si lega al concetto di volo verso altezze sempre più ambiziose.

I primi successi arrivarono negli anni ’20 e ’30, quando la Lazio divenne una delle squadre più competitive a livello nazionale. Il club biancoceleste raggiunse la finale del Campionato Italiano del 1913 (la cui assegnazione del titolo al Genoa è ancora oggetto di controversia) e si consolidò come una delle società più solide e rispettate del panorama calcistico.

Nel 1927, mentre in città si discuteva della fusione delle società calcistiche locali per formare l’AS Roma, la Lazio decise di mantenere la propria identità autonoma, rifiutando la fusione e rafforzando il proprio legame con la tradizione. Questo episodio contribuì a cementare la storica rivalità cittadina con la squadra giallorossa.

Dopo anni di piazzamenti onorevoli, il primo grande trionfo arrivò nel 1974, quando la Lazio vinse il suo primo Scudetto sotto la guida dell’allenatore Tommaso Maestrelli. Quella squadra leggendaria, capitanata da Giorgio Chinaglia, incarnava lo spirito battagliero della Lazio e riuscì a realizzare un sogno che i tifosi biancocelesti aspettavano da decenni.

Lo Scudetto del ’74 segnò un’epoca e trasformò giocatori come Chinaglia, Luciano Re Cecconi e Pino Wilson in autentiche leggende. Tuttavia, la Lazio non si limitò a festeggiare i successi calcistici: la polisportiva continuò a ottenere risultati straordinari anche in altre discipline, come l’atletica, il nuoto e il rugby.

La storia della Lazio non è stata priva di momenti difficili. Gli anni ’80 e ’90 furono caratterizzati da alti e bassi, con il club che rischiò più volte la retrocessione e visse difficoltà economiche. Ma la passione dei tifosi non venne mai meno.

La rinascita arrivò negli anni ’90, quando la Lazio iniziò un percorso di crescita sotto la presidenza di Sergio Cragnotti, che portò a Roma campioni del calibro di Pavel Nedved, Dejàn Stankovic, Sinisa Mihajlovic, Alessandro Nesta, Hernán Crespo e Juan Sebastián Verón. Il culmine di questo percorso fu la stagione 1999/2000, quando la Lazio vinse il suo secondo Scudetto, il 6 maggio 2000, battendo la Juventus in un’incredibile rimonta.

Quell’anno, la Lazio conquistò anche la Coppa Italia, la Supercoppa Italiana e la Supercoppa Europea, diventando una delle squadre più forti e rispettate d’Europa.

Negli ultimi anni, la Lazio ha continuato a collezionare trofei, consolidandosi come una delle protagoniste del calcio italiano e la quarta squadra italiana in numero di titoli. La squadra ha vinto diverse Coppe Italia (l’ultima nel 2019 contro l’Atalanta; memorabile quella vinta il 26 maggio 2013 nel derby) e altrettante Supercoppe Italiane, mantenendo alta la propria competitività sia in Italia che in Europa.

Un ruolo fondamentale lo ha avuto Ciro Immobile, bomber e capitano biancoceleste, che ha conquistato la Scarpa d’Oro nel 2020, diventando il primo giocatore della Lazio a ottenere questo prestigioso riconoscimento. Con oltre 200 gol in maglia biancoceleste, Immobile è oggi il miglior marcatore nella storia del club e simbolo della squadra moderna.

A 125 anni dalla sua fondazione, la Lazio continua a rappresentare un pilastro dello sport romano e nazionale. Oggi, sotto la guida del presidente Claudio Lotito e dell’allenatore Marco Baroni, la squadra si prepara ad affrontare nuove sfide, con l’ambizione di tornare a vincere trofei importanti e portare i colori biancocelesti sempre più in alto.

Il legame tra la Lazio e i suoi tifosi rimane fortissimo. Lo stadio Olimpico, ogni settimana, si trasforma in una bolgia biancoceleste, dove la passione, la storia e l’identità si fondono: la voce del popolo laziale, con i suoi cori, e il volo dell’aquila Olimpia, divenuto simbolo delle partite in casa giocate dalla squadra biancoceleste, sono aspetti iconici e altrettanto affascinanti che riflettono l’importanza della storia del club.

Oggi è il giorno in cui si celebra una storia di sport, di appartenenza e di valori, che continua a essere scritta con orgoglio da generazioni di tifosi, con il cuore che batte forte per la squadra dell’aquila.